Tempo fa ricevetti su FB il messaggio di un papà che mi informava di un evento che si sarebbe tenuto da li a poco al Gaslini di Genova in merito alla PFAPA, di cui soffre il suo bambino.
Mi chiedeva di sensibilizzare i colleghi su una patologia così sconosciuta (io stessa in effetti ammetto che ho dovuto documentarmi); promisi che avrei scritto un post sull’argomento, anche perché, come ho più volte detto, io non sono una pediatra e ho pochi contatti con colleghi di questa specialità.
Ma innanzitutto cos’è PFAPA? È l’acronimo di Periodic Fever, Aphtas, Pharyngitis and cervical Adenopathies, una delle cause di febbre periodica in età pediatrica la cui origine ancora oggi è sconosciuta; si pensa sia dovuta ad un’alterazione dei meccanismi di controllo dell’infiammazione ma in alternativa è stato anche ipotizzato che gli episodi febbrili possano dipendere dalla riattivazione di una infezione virale latente da adenovirus.
È in ogni caso una malattia benigna e non contagiosa. Continua a leggere: PFAPA ovvero la febbre periodica…
Archivi per Aprile 2014
Trauma cranico nel PS pediatrico
Di trauma cranico ho già parlato. È un problema quasi quotidiano per i nostri piccoli e meno piccoli. Microba, benché ormai grandina, nell’ultimo mese è caduta sbattendo la testa almeno 2 volte. Il primo volo dalle scalette dello scivolo circa 15 giorni fa, l’ultimo ieri dal monopattino procurandosi un bel “bernoccolo” sulla fronte. Cosa ho fatto? Ho applicato l’arnica, che ammetto di aver scoperto tardi ma che ormai è mia fedele amica. Non sempre sono così tranquilla. La scorsa estate quando dopo un bel volo sul pavimento in cotto bagnato mi ha detto che aveva sonno e sarebbe andata a letto, beh… qualche sudore freddo l’ho avuto. Conoscendo la furbizia di mia figlia l’ho tentata con una caramella che ha risolto trauma e sonno.
Ma quando il trauma è di maggior entità o si tratta di bambini molto piccoli come ci si deve comportare? E quando il piccolo viene portato in pronto soccorso che comportamento deve tenere il medico?
Nel corso del X Congresso nazionale della Società Italiana di Medicina di Emergenza e Urgenza Pediatrica (Simeup) sono state presentate le Raccomandazioni per l’approccio in Pronto Soccorso al bambino con trauma cranico.
Il trauma cranico è una patologia che rappresenta una crescente causa di accesso al Pronto Soccorso; nei cosiddetti Paesi sviluppati i traumi sono la prima causa di mortalità in età evolutiva e il trauma cranico è quello più comune: l’incidenza annuale stimata è pari a 1.850 bambini su 100.000 per la fascia di età 0-4 anni mentre è di 1.100 su 100.000 fra 5-9 anni e 10-14 anni.
Il documento nasce con l’intento di sostenere il medico di Pronto Soccorso nel percorso assistenziale del bambino con trauma cranico ed è il frutto di un’attenta analisi dei dati presenti nella letteratura scientifica e dell’opinione di esperti della materia.
Nel 90% dei casi i bambini arrivano in Ps con un trauma cranico minore e l’esigenza principale è quella di bilanciare i rischi che sfuggano lesioni clinicamente significative, con i costi e i danni da radiazione legati all’ esecuzione impropria della TC cerebrale – ancora oggi il gold standard per la diagnosi. Negli ultimi anni infatti è aumentata notevolmente la disponibilità di eseguire questo esame e i tempi di esecuzione sono sempre più brevi, questo però ha portato anche ad un aumento dell’uso improprio dell’indagine.
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La disidratazione nei bambini: cos’è? Come si cura?
Si parla comunemente di disidratazione come temibile complicanza delle gastroenteriti, croce di ogni genitore. C’è chi vaccina i bambini per il roravirus, chi li tiene a casa da nido o materna in corso di epidemia, chi, come la sottoscritta incrocia le dita sperando nel fato e in ormai grossi anticorpi…
Ma cos’è questa” famosa” disidratazione?
La disidratazione è la situazione che si verifica quando l’organismo perde più liquidi di quanti ne assuma e quindi non ha abbastanza acqua e altri liquidi per svolgere le normali funzioni.
La disidratazione può colpire chiunque, ma i bambini piccoli, gli anziani ed i malati cronici sono maggiormente a rischio.
Diarrea, vomito o rialzo febbrile, sintomi della gastroenterite acuta, sono i principali responsabili della disidratazione soprattutto in neonati e bambini piccoli. In tal caso il vero problema è che la disidratazione può presentarsi già dopo 12-24 ore dalla comparsa dei primi disturbi e le vere problematiche non sono legate solo alla mancanza di acqua ma anche allo squilibrio dovuto al deficit di apporto dei sali minerali.
Altra causa è la sudorazione eccessiva soprattutto durante un’attività fisica intensa o quando il tempo è caldo e umido. Tuttavia è possibile disidratarsi anche d’inverno, se non si reintegrano i liquidi persi.
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Allarme fra i pediatri in Gran Bretagna: bimbi esperti di tablet perdono creatività
Ho più volte parlato di tecnologia e dei dubbi sulle concessioni da fare ai bambini: telefonino si, telefonino no, quali giochi elettronici e a che età.
In realtà fin dalla nascita i nostri figli sono a “contatto” con strumenti tecnologici: contemporaneamente all’alzarsi in piedi imparano ad accendere il televisore, far partire uno stereo, appena più grandicelli ad usare il telefonino di mamma e papà, successivamente il PC. Per loro è normale vedere immediatamente la foto appena scattata, il loro cartone preferito su un tablet al ristorante o la nonna lontana con skype.
Ma questi bambini forse fin troppo esperti di tecnologica sono ancora creativi? Sono in grado di inventare storie, creare con pongo, lavorare la carta? Continua a leggere: Allarme fra i pediatri in Gran Bretagna: bimbi esperti di tablet perdono creatività…
Salviette detergenti per neonati possibile causa di dermatiti
Quando tempo fa scrissi un post sull’igiene del bambino, parlai anche dell’uso delle salviettine detergenti che andrebbe però limitato al cambio del bebè fuori casa; in realtà il consumo di questo prodotto fra i neonati, ma non solo, dimostra che non è così.
Basti pensare che spesso anche nelle scuole dell’infanzia oltre alla richiesta di carta igienica e fazzoletti di carta si aggiunge quello delle salviettine detergenti. E con l’aumentato uso di tali prodotti si sta verificando anche un crescente numero di disturbi alla pelle che vanno dalle dermatiti fino a secrezione di liquido biancastro che spesso indica un infezione di carattere batterico.
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