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Consigli per la salute dei nostri bambini
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Che la crisi si stia ripercuotendo anche sui nostri figli e sulla loro alimentazione è noto, ne avevo già trattato. Oggi oggi emerge un altro dato allarmante: l’aumento di bimbi allergici al latte vaccino introdotto nella dieta prima dell’anno d’età . Il latte vaccino è uno dei prodotti più a basso costo, sicuramente molto meno caro del latte in polvere per neonati e spesso, complice appunto la crisi viene introdotto sempre prima, ma circa il 3% dei piccoli ne è allergico, dato che, come si evidenzia analizzando i dati degli ultimi 10 anni, è in costante aumento. I bambini fino a un anno di età non sono in grado di metabolizzare le proteine del latte vaccino e dunque non bisogna introdurlo nella loro alimentazione fino a quel momento.
In alcuni casi bisogna addirittura aspettare i 3 anni perché il bimbo lo riesca a tollerare completamente. I sintomi spia di allergia al latte vaccino sono rigurgito, vomito, singhiozzo, coliche, ma anche ritardo della crescita; da considerare però che sono sintomi comuni anche ad altri disturbi, come il reflusso gastroesofageo. Come al solito sconsigliato il fai da te: è il pediatra che deve sapere distinguere fra i vari disturbi e consigliare in maniera idonea.
Capita spesso, anzi spessissimo che i nostri figli non ubbidiscano; capita se parliamo piano, se urliamo, se puniamo. Insomma sembra che non ci sia modo di ottenere un risultato e non è raro che qualcuno consigli una bella sculacciata. Non sono d’accordo anche se non nego che ogni tanto in extremis qualche scappellotto è partito. Le sculacciate servono a correggere? Non servono? Secondo una ricerca della Southern Methodist University, negli Usa, pubblicata sulla rivista Journal of Family Psychology le sculacciate sono inutili: già pochi minuti dopo aver ricevuto una punizione corporale, infatti, i piccoli nella maggior parte dei casi tendono a ripetere gli stessi errori.
Lo studio ha coinvolto 33 famiglie con bambini osservate per una settimana con un sistema di registrazione audio-video. In questo periodo i bimbi di 15 famiglie sono stati sculacciati in 41 occasioni; nel 75 per cento dei casi i piccoli, dopo appena 10 minuti dalla punizione, continuavano a ripetere gli stessi atteggiamenti sbagliati. Secondo gli studiosi pertanto, sculacciare i bimbi non solo non funziona, ma può renderli anche aggressivi, ansiosi e depressi.
Il tempo nell’ultimo periodo di ponti non è stato esattamente dei migliori ma in occasione dei prossimi primi week end di sole che speriamo non si faccia attendere, è indispensabile essere prudenti e proteggere la pelle. I raggi solari infatti, se presi in maniera inappropriata sono i principali responsabili dell’invecchiamento cutaneo e della possibile comparsa di tumori della pelle: il danno si evidenzia piano piano dopo i 40-50 anni a seconda della quantità di sole presa nel corso della vita; inoltre le scottature serie, accompagnate da vescicole, subite da piccoli e durante l’adolescenza, raddoppiano il rischio di melanoma in età adulta. Non sono novità, è vero e anche io ogni anno non tralascio di scrivere dell’argomento (qui e qui)
Continua a leggere: Prendere il sole in sicurezza…
Primavera, tempo di allergie e spesso anche di asma. Mi è capitato nell’ultimo periodo di visitare molti ragazzini minorenni affetti da queste patologie a cui a scuola non era permesso portare i così detti “farmaci d’emergenza” inalatori. Premesso che non sto parlando di scuola elementare o media bensì di scuole superiori e questo divieto nonostante una certificazione dei genitori. Davanti al mio sguardo perplesso i genitori sostenevano che il divieto era dovuto al fatto che si trattasse di minori.
Perché è ovvio che un asmatico inizia potenzialmente a stare male al compimento della maggiore età….
Allora mi sono documentata.
Continua a leggere: Somministrazione dei farmaci in orario scolastico…