Una delle situazioni più fastidiose per genitori e bambini è la tosse, soprattutto notturna, una delle cause principali che portano a una visita pediatrica. Secondo recenti studi la tosse notturna disturba il sonno dell’88% dei bambini e del 72% dei genitori ed è pertanto impellente il desiderio di trovare un rimedio efficace per un sintomo tanto fastidioso quanto comune. Il problema è che molti farmaci da banco non possono essere utilizzati in età pediatrica a causa dei possibili effetti collaterali e della mancanza di efficacia provata.
Ma anche rimedi non farmacologici come il miele, spesso usato nel latte per calmare la tosse-il sempre valido rimedio della nonna- non può essere utilizzato nei bambini di età inferiore all’anno per il rischio di botulismo infantile (causa la possibile presenza di spore di Clostridium botulinum). Anche per questa ragione è stato avviato uno studio, poi pubblicato su JAMA Pediatrics, da parte dei ricercatori del Penn State College of Medicine di Hershey in Pennsylvania in cui è stato utilizzato il nettare di agave, che ha proprietà simili al miele ma non è associato a botulismo. Gli studiosi hanno suddiviso in 3 gruppi, 119 bambini, di età compresa tra 2 e 47 mesi.
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Archivi per Novembre 2014
Prevenire allergie e diabete: si inizia con allattamento
Di allattamento al seno ho già parlato, anche tanto. E tanto se ne parla. Sui blog, nei forum, sui siti medici. Se ne continuerà a parlare tanto. Per mia esperienza l’unico luogo dove invece si spendono poche parole è proprio quello dove l’argomento dovrebbe essere trattato in maniera più approfondita possibile: dal pediatra. E per pediatra intendo sia lo studio dei pediatri di base sia i pediatri ospedalieri alla dimissione post nascita. Eppure dovrebbero essere proprio i pediatri a confortare, aiutare ed educare le neomamme. A spiegare l’importanza di un allattamento al seno che non dovrebbe essere abbandonato alla minima, comprensibile e normale difficoltà. Da qui il supportare. La prevenzione contro infezioni, allergie o malattie come l’obesità e il diabete inizia infatti con l’allattamento al seno.
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Week end milanese: laboratorio alla triennale
Spesso mi dimentico di abitare a Milano. O meglio, me ne ricordo, eccome se me ne ricordo, quando piove e non potendo andare in bici uso i mezzi pubblici che sono strapieni, in eterno ritardo, bloccati nel traffico; andare in auto un disastro, traffico e mancanza di parcheggio sono il mio incubo. Me ne ricordo quando osservo le piste ciclabili che si interrompono nel mezzo del nulla, però è tutto un fiorire di bike sharing; me ne ricordo quando i mezzi pubblici scioperano sempre di venerdì, e non solo loro; me ne ricordo quando dobbiamo portare a scuola la carta igienica, ma forse questo non è solo un problema di Milano. Me ne ricordo quando da “vera” milanese passo il week end fuori città.
Me ne dimentico invece in tutti gli altri week end, quando in preda a pigrizia o al contrario a atteggiamento maniaco compulsivo da casalinga disperata passo le ore a pulire e riordinare spazi che in men che non si dica tornano al loro stato ordinario: il caos.
Eppure la città offre soluzioni per ogni esigenza e non solo il solito cinema o le ore al parco.
Da oltre 10 giorni sono sola con i bambini, qualcosa mi devo pur inventare.
Già tempo fa, grazie al miosuperpapa del blog http://ilmiosuperpapa.blogspot.it/ avevo scoperto hangar Bicocca,( http://www.hangarbicocca.org/) uno spazio dedicato alla produzione, esposizione e promozione dell’arte contemporanea, dove sono presenti percorsi creativi kids. In quell’occasione prenotai una di queste manifestazioni portando anche un amichetto di Supernano. Peccato che invertii il giorno. Mi vergognai a morte e non vi sono più tornata.
Decisi di riprovare qualcos’altro appunto in questo week end e fra le numerose iniziative scelsi con supernano la triennale (http://www.triennale.it/it/ ).
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Gli esami del sangue nei bambini
Che io sia tendenzialmente contraria a farmaci, visite mediche ed esami clinici se non strettamente necessario, credo che si sia capito da tempo. La cosa è nota anche alle amiche che sanno che non devono recarsi in pronto soccorso con i loro bimbi come se andassero al supermercato, che non devono esagerare in farmaci etc.
Qualche anno fa una mamma era preoccupata perché il suo bimbo per quanto mangiasse non cresceva, a suo dire, a sufficienza; io lo visitai, misurai, pesai per qualche tempo riscontrando una crescita assolutamente costante per quanto su bassi percentili.
D’altronde la sua mamma e il suo papà non sono certo dei colossi.
Anche la sua pediatra era del mio stesso avviso ma, probabilmente stufa di sentire le ansie e le richieste della mamma in questione prescrisse i “famosi” esami del sangue. Precisando “solo per scrupolo”.
La mia amica me lo tenne nascosto e disse al bimbo, tutto orgoglioso del suo cerotto, di non dirmi nulla.
Indovinate invece un po’? Fu la prima cosa che mi raccontò non appena mi vide. Inutile dire che gli esami erano perfetti.
Le mamme spesso avanzano richieste di esami sapendo che nella maggior parte dei casi saranno accontentate dal pediatra, ma in realtà nel chiedere gli esami non sanno neppure cosa cercare e soprattutto quali esami possano essere davvero utili.
È dunque proprio necessario sottoporre i bambini agli esami di laboratorio?
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Lasciare il letto disfatto debellerebbe gli acari nella stanza da letto
È una notizia di qualche anno fa ma sempre attuale e soprattutto toglie i sensi di colpa a tutte noi che la mattina costantemente di fretta usciamo senza avere il tempo di rifare i letti.
Secondo uno studio inglese lasciare il letto “sfatto” quindi con lenzuola e coperte all’aria lo renderebbe meno ospitale per gli acari della polvere, causa di allergie, sia respiratorie come la rinite, sia cutanee come l’orticaria, e asma.
Dalla ricerca emerge che i letti sono il nido preferito degli acari della polvere, che vi trovano un ambiente umido, quindi perfetto per la loro sopravvivenza. Ce ne possono essere addirittura 12mila per ogni grammo di polvere e fino a circa un milione nel materasso.
Gli acari possono sopravvivere solo prendendo l’acqua di cui hanno bisogno dall’ambiente; lasciare il letto sfatto durante il giorno è sufficiente a eliminare l’umidità da lenzuola, cuscini e materassi. In tal modo gli acari si disidratano e alla fine muoiono.