Intorno a me è tutta una presenza di neonati. Spesso terzogeniti. No, non mi è neppure sfiorata l’idea di ampliare la famiglia, perché poi, nonostante il detto “gli ultimi crescono da soli”, ci sono fra l’altro, una serie di problemi gestionali che ormai non voglio più affrontare. Uno fra questi è come far viaggiare il piccolo. Fino a quando in macchina c’è un solo bambino o al massimo due, tutto sembra più semplice perché la navicella della carrozzina adeguatamente sistemata e con le apposite cinture di sicurezza può trasportare il neonato. Ma quando ci sono già altri seggiolini o alzatine dove si posiziona un neonatino? Per non parlare dei bagagli che aumentano a dismisura.
Ovvia dunque la domanda su come e quale mezzo di trasporto usare e per quale destinazione quando ci si appresta a partire per le vacanze con un neonato.
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Archivi per Luglio 2015
Clima caldo e disidratazione del neonato
Il neonato è maggiormente a rischio disidratazione sia per via della sua anatomia ovvero della pelle più sottile rispetto a bambini più grandi e adulti e di una maggiore superficie della testa (da cui si disperde maggiormente sudore) rispetto al resto del corpo sia perché non è in grado di esprimere la sete se non con un senso di irrequietezza generale.
Ci si preoccupa della disidratazione quando il piccolo è affetto da vomito o gastroenterite, ma non dobbiamo dimenticarci che i bambini possono disidratarsi anche per il caldo. E le temperature equatoriali di questi giorni potrebbero essere responsabili di ciò.
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A piedi nudi sulla sabbia
Ho già scritto più volte di quanto supernano sia strano in tema di abbigliamento e anche in quanto a scarpe non scherza. Vive in scarpe da ginnastica e calze 365 giorni all’anno, l’ultima volta che ha indossato un paio di sandali aveva 2 anni, una sola volta durante quella lontana estate. Le ciabatte sono tollerate solo in piscina mentre a casa cammina scalzo, a volte snobbando pure gli antiscivolo.
Per microba il discorso è ovviamente diverso. Da vera donnina la sua passione per le scarpe batte quella verso qualsiasi altro capo di abbigliamento. In questo caso le discussioni sono per non acquistare l’ennesimo paio di sandaletti, per indossare scarpette chiuse al parco o per convincerla che le ballerine non sono proprio adatte al suo piede.
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Acqua in bottiglie Pet: cosa succede se tenuta al caldo a lungo?
Ho recuperato questo vecchio articolo perché sono solita fare proprio quello che non si dovrebbe, ovvero lasciare in macchina le casse d’acqua quando vado a fare la spesa. Fra le varie borse e borsine oltre all’auto parcheggiata non sempre sotto casa, non riesco a portare su tutto, per cui attendo l’arrivo di papàchef. Che talora non c’è, talora arriva tardi, talora sono io che scappo al suo arrivo per andare a lavorare. Risultato le casse d’acqua stazionano giorni e giorni nel bagagliaio.
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Diagnosi-fai-da-te su internet: funziona 3 volte su 10
Avendo un blog di natura medico-sanitaria mi preoccupo di scrivere informazioni attendibili, di non creare allarmismi, anzi di sminuire le numerose ansie genitoriali ma ho sempre sottolineato come le informazioni siano di carattere generale e che per diagnosi e cura di patologie di una certa entità è bene contattare il proprio medico. La ricerca su internet e soprattutto la cura fai da te può essere infatti dannosa infatti solo 3 dei primi 10 risultati sono attinenti, gli altri potrebbero portare fuori strada.
Non vuole essere la “scoperta dell’acqua calda”, ma rafforzare il concetto che con la salute non si scherza.
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