Lo scorso anno in tutte le scuole milanesi è stata proposta, dalla società che ha in appalto la mensa, una giornata con cibo completamente vegano. Inutile dire che ci sono state moltissime polemiche, che i bambini non hanno mangiato quasi nulla e che supernano è uscito da scuola dicendo che a lui la cosa non importava. Per una volta infatti ero stata una mamma previdente e avendo letto in anticipo il menu avevo abbondato nella merenda di metà mattina con dei bei panini al prosciutto. Alla faccia del vegano. E senza offesa per nessuno.
Poi mi sono documentata. Cito da wikipedia “ La cucina vegana prevede la preparazione di piatti conformi alle regole della dieta vegana, pertanto esclude totalmente l’uso di prodotti animali e loro derivati (carne, pesce, latticini, uova, miele e pappa reale).”
Ebbene io mi reputo una persona tollerante, ma il mio motto è “non fare agli altri quello che non vuoi sia fatto a te. Per cui se tu che segui una tua filosofia alimentare hai inviso certi cibi, perché vuoi imporre ad altri che la pensano diversamente, i tuoi, di cibi, che magari non sono proprio graditi? E poi, è giusto che dei bambini in crescita abbiano delle ristrettezze alimentari? Allora la società di ristorazione si difese sostenendo che era una giornata come un’altra. Come quella vegetariana o cinese. Per dire.
Adesso il problema si sta espandendo e i pediatri stessi lanciano degli allarmi. In Italia oggi quasi una persona su dieci fa a meno della carne. E spesso le scelte dei genitori ricadono sui figli. A Milano ad aprile è stato aperto un asilo nido completamente vegano. Nell’ultimo anno diversi sono stati i casi di ricoveri ospedalieri di lattanti per carenza di vitamina B12. Bimbi allattati al seno da mamme che mangiavano vegano. Non esistono ancora statistiche sui bambini e i casi che richiedono il ricovero sono solo la punta dell’iceberg, i più importanti e severi, quelli con le carenze alimentari più visibili.
Il rischio principale è la mancanza di vitamina B12, presente in carne, pesce, uova e latte. Poiché la mancanza di vitamina B12 compromette la formazione dei neuroni, i danni più gravi riguardano lo sviluppo del cervello.
Le diete vegane sono solitamente molto più varie e equilibrate di qualsiasi altro regime alimentare. Forse. In realtà a differenza delle carni, i singoli vegetali non hanno uno spettro aminoacidico completo e occorre fare un cocktail aminoacidico molto preciso per avere un’alimentazione proteinicamente corretta. Inoltre se si assumono oltre il 20% di derivati della soia, si introducono altre sostanze che riducono l’assorbimento ad esempio dello zinco. Con i supplementi è teoricamente possibile far seguire ai bambini una dieta vegana”, ma non è facile. A quell’età il fabbisogno di nutrienti è come un “puzzle dai pezzetti piccolissimi”. Tipico l’esempio degli aminoacidi (sempre fonte wikipedia: Gli amminoacidi sono le unità costitutive delle proteine ed in tal caso vengono definiti proteinogenici; a seconda del tipo, del numero e dell’ordine di sequenza con cui si legano i diversi amminoacidi, è possibile ottenere un infinito numero di proteine.
E le conseguenze, a volte, si ritrovano in ospedale
Dagli ospedali, i casi estremi possono approdare nei tribunali.
Francesca Panza dice
Salve,
in seguito a manifestazioni allergiche ricondotte ad allergia da latte vaccino, ho introdotto nella dieta di mia figlia il latte di soia, superati i tre anni di età. Ho sostituito il latte vaccino con latte di soia arricchito di vitamina B12 come consiglia anche questo interessante approfondimento che ho trovato in rete http://www.wikonsumer.org/guide/latte-di-soia/mamme-e-bimbi#article_72. Per il momento non ne sono affatto pentita e le manifestazioni allergiche sembrano essersi notevolmente ridotte.