Spesso mi capita di partecipare a discussioni su forum o blog in merito al latte vaccino, quando introdurlo nella dieta dei bambini e se intero o a lunga conservazione.
Io ho dato il latte di mucca ai miei bambini al compimento dell’anno. Latte rigorosamente intero. E una volta che mi sbagliai e lo presi parzialmente scremato si accorsero della differenza di sapore.
Chiaramente la mia decisione non è legata al gusto, bensi’ alle proprietà nutritive ed energetiche del latte intero che in quello scremato o parzialmente scremato vengono a mancare causa appunto il processo di scrematura che priva il latte in parte o totalmente della porzione grassa.
E ora pertanto non posso fare a meno di scrivere di questa notizia: il latte fresco difenderebbe i bambini dalle comuni infezioni. Infatti secondo uno studio pan-Europeo pubblicato sul Journal of Allergy and Clinical Immunology, il latte fresco protegge i bambini piccoli da infezioni respiratorie, febbre e otite. Lo studio ha coinvolto in tutto 1000 mamme residenti in regioni rurali di vari paesi europei, con molti dei bimbi, quindi, cresciuti a contatto con la natura in fattoria.
Sin da piccolissimi è stato valutato il loro consumo di varie tipologie di latte vaccino ed è emerso che quello fresco riduce il rischio di infezioni respiratorie, infiammazione dell’orecchio medio e stati febbrili; questi benefici vengono persi nel latte a lunga conservazione lavorato ad alte temperature.
A parte la tipologia di latte mi viene da aggiungere dunque di non aver paura a somministrare latte in abbondanza ai bambini; a casa nostra il consumo è notevole e fino a non molto tempo fa supernano chiedeva ancora la sua dose prenanna
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