Adesso ho capito perché i miei bambini sono così snelli: perché sono lenti nel mangiare. Lo scrivo sorridendo anche se quando a tavola passano 2 ore esatte proprio da ridere non mi viene.
Leggo la notizia prendendola come al solito “con le pinze”. Secondo uno studio pubblicato sulla rivista Pediatric Obesity e condotto da un team di ricercatori della University of California a San Diego aspettare 30 secondi tra un boccone e il successivo aiuterebbe i bambini ad avvertire la sazietà e a non mangiare troppo.
Per un anno è stato seguito un gruppo di bambini di età compresa fra 6 e 15 anni. a metà di loro è stato chiesto di mangiare lentamente, aspettando 30 secondi tra un boccone e l’altro aiutandosi con una clessidra che scandisse il tempo e da girare ad ogni boccone. L’altra metà del campione, invece, doveva semplicemente mangiare al proprio ritmo, senza clessidra.
In entrambi i gruppi la dieta non è stata cambiata rispetto a quella abituale.
A sei e 12 mesi dall’inizio dell’esperimento i ‘bambini della clessidra’ sono risultati dimagriti mediamente del 5%. Il gruppo di controllo che ha mangiato senza scandire il ritmo dei bocconi con la clessidra, e quindi alla loro velocità naturale, è invece ingrassato, fino a circa il 12% in più dopo 12 mesi.
Lascia un commento