La mamma che allatta è spesso subissata da dubbi in merito a comportamenti da tenere o cibi da assumere o evitare, ma molto spesso le informazioni che riceve sono solo frutto di vecchie credenze popolari.
- la neomamma può mangiare seguendo le proprie abitudini e solo se nota che il consumo di certi cibi determina disturbi al bambino, potrà provare ad eliminarli dalla sua dieta. Detto questo non c’è motivo che si privi neppure del caffè, se lo desidera. E lo dico per esperienza. Mamma di due figli che hanno sempre dormito tutta la notte nonostante io bevessi caffè a qualsiasi ora. Poi rompevano per altri motivi, ma questa è un’altra storia…
- Le spezie e i cibi piccanti non sono affatto dannosi per il bebè (basti pensare che esistono paesi in cui questi alimenti sono alla base della dieta senza per questo impedire alle mamme di allattare i loro piccoli). Il motivo per il quale, invece, se ne sconsiglia l’assunzione (come succede anche per cavoli, broccoli, asparagi, aglio, cipolla…) dipende dal fatto che tali alimenti possono alterare il gusto del latte rendendolo poco gradito al bambino. Anche su questo, però, le opinioni sono discordanti e sono in tanti a ritenere che una precoce abitudine a sapori anche molto forti ne rende meno problematica l’accettazione nel periodo dello svezzamento.
- Solo se la donna segue una dieta vegetariana in senso ristretto, il latte materno prodotto può essere carente di vitamina B 12, che la mamma può integrare con integratori alimentari specifici.
- Se gli alcolici (vino e birra) non sono del tutto vietati durante l’allattamento, è vero che un eccessivo consumo può compromettere il buon andamento dell’allattamento. Da sfatare, quindi, la credenza che vuole che la birra abbia il potere di far aumentare la produzione di latte. Si consiglia, perciò, di non superare il bicchiere di vino o la lattina di birra (33cl) per pasto.
- la mamma può continuare l’allattamento anche se ha l’influenza o altre infezioni comuni, o dopo la ripresa del ciclo mestruale.
- la mamma può praticare senza problemi attività sportiva non agonistica (trovare il tempo però…)
- Quasi tutti i più comuni problemi di salute della mamma possono essere trattati, se necessario, con farmaci compatibili con l’allattamento al seno. L’Oms e l’Unicef pubblicano periodicamente la lista dei farmaci che rendono l’allattamento al seno temporaneamente controindicato. In questi casi si ricorrerà al latte artificiale secondo le indicazioni del pediatra.
In merito al fumo di sigaretta, invece, questo, come sconsigliato durante la gravidanza, sarebbe da abolire anche in allattamento in quanto un neonato esposto alla nicotina può avere un rischio aumentato di sids.
La nicotina è una sostanza che passa nel latte materno. Ha una emivita di poco più di un’ora e mezza e si troverà nel latte fino a tre ore dopo aver fumato. Bisognerebbe evitare di fumare in macchina o in casa e ovviamente vicino al bambino e, per essere pignoli bisognerebbe indossare degli abiti o copriabiti appositi, perchè il fumo penetra nei tessuti, nei capelli e nella pelle.
Valeria dice
Buongiorno mamma medico, io sono mamma di una bimba di quasi due anni che continuo felicemente ad allattare. Ho appena scoperto di aspettare un altro bimbo. Non vorrei improvvisamente smettere di allattarla, vorrei sapere se ci sono controindicazioni a continuare l’allattamento nel mio stato. La prima gravidanza è stata serena, fisiologica e senza problemi di nessun tipo. Grazie per il tuo consiglio.