Con il termine “Calo ponderale fisiologico del neonato” si intende la conseguente e inevitabile diminuzione del peso di un neonato alla nascita.
La perdita di peso inizia nelle prime 24 ore di vita e il valore minimo si registra dopo 3-4 giorni; dopo questa fase, il peso inizia di nuovo a salire, raggiungendo valori tra 160 e 50 g la settimana. Il peso della nascita indicativamente viene recuperato al decimo giorno e da questo momento in poi avrà una crescita costante.
Il calo ponderale è fisiologico se non supera il 10% del peso alla nascita nel neonato a termine mentre nel neonato pretermine la riduzione può arrivare fino al 15-20% del peso alla nascita.
Il calo fisiologico dipende da diversi fattori, che si sommano tra di loro nei primissimi giorni di vita.
Innanzitutto vi è l’insufficiente apporto di sostanze nutritive nel passaggio dal nutrimento intrauterino all’allattamento.
Nei primi giorni, quando non è ancora arrivata la montata lattea, la neomamma produce il colostro, una sostanza ricca di anticorpi e sostanze utili, ma non ancora così nutritivo come il latte materno vero e proprio. I neonati allattati al seno con poche gocce di colostro perdono generalmente più peso rispetto a quelli allattati artificialmente ma questo non deve essere motivo per scoraggiare la neomamma in attesa della montata lattea. Pertanto anche se il seno sembra vuoto o sono presenti solo poche gocce di colostro, è importante attaccare il piccolo al seno più volte al giorno (ogni volta che è sveglio o piange) perché quelle poche gocce saranno comunque sufficienti a soddisfare le ridotte richieste di latte dei primi giorni di vita. Inoltre più il seno è stimolato dalla suzione, minore sarà il tempo necessario per l’arrivo della montata lattea (in genere c’è da aspettare fino alla terza/quarta giornata in caso di parto spontaneo e fino alla quarta/quinta giornata in caso di taglio cesareo).
Alla diminuzione di peso contribuisce, inoltre, la perdita di liquidi attraverso l’urina e le prime feci, chiamate meconio. Nei primi giorni di vita, infatti, l’evacuazione non viene compensata dall’assunzione di liquidi con il latte.
Il peso è uno dei valori più controllati nei primi giorni di vita e rientra nei normali controlli in ospedale. Il piccolo viene pesato quotidianamente, al mattino, nudo e privo di pannolino, e nella sua cartella sono annotate le evacuazioni (numero, entità e caratteristiche).
Quando il calo è superiore al 10% del peso alla nascita, i medici ne ricercano le cause. In genere è collegato a problemi temporanei relativi all’allattamento al seno e possono decidere di dare al bimbo un’aggiunta di latte formulato finché le poppate al seno non si stabilizzano.
Dopo la quarta – quinta giornata di vita, con l’arrivo della montata lattea ed il normale aumento della richiesta di latte dei neonati il peso inizierà ad incrementare regolarmente.
I bambini allattati artificialmente in genere hanno un calo di peso minore e quindi una ripresa di peso più veloce. I bimbi prematuri invece possono subire un calo di peso maggiore del 10% e il recupero può durare fino ad un mese.
Elisabetta dice
Articolo utilissimo! Spesso, ai primi sintomi di febbre, si fa una lunga fila dal medico per poi sentirsi dire di aspettare con l’antibiotico… credo anche, in certe fasce d’età, la febbre sia un sintomo di “crescita” nel bambino, non è certo da prendere sotto gamba, ma da valutare attentamente caso x caso. Elisabetta