A casa di mammamedico fortunatamente non si sono mai manifestati casi eclatanti di allergia. Microba è stata a lungo tormentata dalla dermatite atopica ma non ho ritenuto opportuno farle fare dei test allergologici sia perché la dermatite atopica nella maggior parte dei casi ha poi una sua risoluzione spontanea, sia perché nel caso di microba, non ha associato altri sintomi (rinite, congiuntivite, etc). Ma come ho avuto già modo di dire, negli ultimi anni soprattutto nelle società con elevato livello d’industrializzazione, si è verificata una progressiva crescita dell’insorgenza di patologie autoimmuni e di patologie su base allergica.
Le cause di questo incremento, paradossalmente, vanno in parte ricercate nel netto miglioramento delle nostre condizioni di vita, con elevati standard igienici, la possibilità di ridurre il numero di infezioni e di combatterle con i farmaci. Tutti questi fattori hanno indebolito la risposta immunitaria del nostro organismo alterandone certamente la capacità di reazione.
Prevenire le allergie usando i probiotici soprattutto nei bambini potrebbe essere una valida soluzione. Secondo gli esperti tutto parte dal concetto che “una pancia in ordine”, sia alla base di tutto perchè l’alterazione della nostra flora intestinale è in grado di influenzare l’equilibrio del nostro sistema immunitario, da cui dipendono le allergie. Studi recenti hanno dimostrato come il Bifidobacterium longum BB536 e il Lactobacillus rhamnosus HN001, siano in grado di sopravvivere alle avverse condizioni gastrointestinali e di interagire con l’ambiente circostante, mantenendo tutti i vantaggi della loro attività.
Un recente documento dell’organizzazione mondiale degli allergologi (WAO) ha evidenziato effetti benefici su tutti i tipi di allergie, ma soprattutto sugli eczemi, in seguito all’assunzione di probiotici. In particolare l’assunzione di probiotici sarebbe raccomandata a tutti quei bambini considerati a rischio, cioè quelli con genitori o un fratello con un’allergia già diagnosticata.
Inoltre, tra i fattori che concorrono alla riuscita della terapia, l’età è quello maggiormente rilevante in un’ottica di prevenzione, in quanto in giovane età sia la composizione del microbiota intestinale, sia il sistema immunitario, sono maggiormente ricettivi ai cambiamenti, poiché ancora in fase di sviluppo.
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