Ieri vi parlavo delle avvertenze da avere nel fare i regali ai bimbi con allergie. Sembrerebbe un problema poco comune, ma non è così. Oggi infatti vi riporto i dati presentati al Congresso Nazionale della Federazione delle Società Italiane di Immunologia, Allergologia e Immunologia Clinica (IFIACI), tenutosi a Roma dal 25 al 28 maggio 2011.
Secondo gli esperti nel 2020 un bambino su due avrà problemi di allergie. Il programma scientifico elaborato dalle tre società – Società Italiana di Allergologia e Immunologia Clinica (SIAIC), Associazione Allergologi e Ammunologi Territoriali e Ospedalieri (AAITO) e Società Italiana di Immunologia, Immunologia Clinica e Allergologia (SIICA) – era basato su un valido aggiornamento sui principali aspetti fisiopatologici, clinici, diagnostici, terapeutici e gestionali delle malattie allergiche e immunologiche. Se oggi si contano il 20% degli italiani con diagnosi di allergia, entro il 2020 si raggiungerà il 25%. Se dovessimo contare anche tutti gli episodi sporadici si parla di cifre pressoché raddoppiate.
Sono i bambini i maggiori esposti a patologie più o meno gravi. Nell’arco di pochi anni, se non saranno adottate opportune misure di prevenzione e diagnosi precoce, l’incidenza di casi di allergie potrà raggiungere anche il 40% sull’intera popolazione. È importante lavorare affinché questa tendenza non si incrementi ulteriormente. Ecco cosa raccomandano gli specialisti della IFIACI:
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evitare l’esposizione agli acari delle polveri soprattutto quando c’è una familiarità per allergia
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limitare negli arredi l’uso di moquette, tappeti, tendaggi pesanti
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evitare i peluche
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spendere una vita il più possibile all’aria aperta
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alimentarsi correttamente
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fare sport.
La società in cui viviamo, sempre più pulita e sterilizzata, influenza e rende più fragile il nostro sistema immunitario che arriva a commettere errori frequenti, come le reazioni esagerate nei confronti di allergeni e microrganismi che in realtà sono innocui. Inoltre, l’inquinamento dell’aria può causare infiammazione delle vie aeree, facilitando l’arrivo e la penetrazione degli allergeni e la relativa captazione delle cellule del sistema immunitario. Una volta che il paziente si è sensibilizzato, i sintomi allergici sono più forti. Anche lo stress incide sul sistema immunitario: può peggiorare varie forme di allergia, in particolar modo quelle cutanee come l’orticaria o il più grave angioedema che, sempre secondo gli specialisti, sta diventando una delle manifestazioni più frequenti di allergia, una forma più profonda di orticaria, data da alimenti, farmaci, punture di insetti e stress. Desta molte preoccupazioni perché uno dei primi sintomi è l’immediato gonfiore e la difficoltà a respirare e non sempre il cortisone è d’aiuto.
[…] dal punto di vista della salute, è molto utile per i bambini poiché riduce il rischio di future allergie. Lo studio condotto dall’università di Copenhagen, fa parte di una ricerca più ampia […]