Il tempo nell’ultimo periodo di ponti non è stato esattamente dei migliori ma in occasione dei prossimi primi week end di sole che speriamo non si faccia attendere, è indispensabile essere prudenti e proteggere la pelle. I raggi solari infatti, se presi in maniera inappropriata sono i principali responsabili dell’invecchiamento cutaneo e della possibile comparsa di tumori della pelle: il danno si evidenzia piano piano dopo i 40-50 anni a seconda della quantità di sole presa nel corso della vita; inoltre le scottature serie, accompagnate da vescicole, subite da piccoli e durante l’adolescenza, raddoppiano il rischio di melanoma in età adulta. Non sono novità, è vero e anche io ogni anno non tralascio di scrivere dell’argomento (qui e qui)
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Dermatologia
Problemi e patologie dermatologiche nei bambini e neonati
Salviette detergenti per neonati possibile causa di dermatiti
Quando tempo fa scrissi un post sull’igiene del bambino, parlai anche dell’uso delle salviettine detergenti che andrebbe però limitato al cambio del bebè fuori casa; in realtà il consumo di questo prodotto fra i neonati, ma non solo, dimostra che non è così.
Basti pensare che spesso anche nelle scuole dell’infanzia oltre alla richiesta di carta igienica e fazzoletti di carta si aggiunge quello delle salviettine detergenti. E con l’aumentato uso di tali prodotti si sta verificando anche un crescente numero di disturbi alla pelle che vanno dalle dermatiti fino a secrezione di liquido biancastro che spesso indica un infezione di carattere batterico.
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La disidrosi
Quando frequentavo il 4° anno di medicina una domenica pomeriggio mentre studiavo notai comparire su una mano una vescicola che mi sembrò una verruca. Non me ne preoccupai, ma quando nel corso delle ore le vescicole presero ad aumentare in numero e soprattutto a prudermi, capii, pur non avendo ancora studiato dermatologia che non si trattava di verruche. Da ipocondriaca quale già ero, il giorno dopo corsi a farmi vedere dalla mia responsabile; allora pensando che “da grande” avrei fatto la pediatra frequentavo appunto un reparto di pediatria e si pensò avessi contratto qualche malattia dei bambini. Mi fecero fare numerosissimi esami ma non emerse nulla se non che nel tempo avevo contratto una marea di patologie in maniera asintomatica. Le vescicole scomparvero spontaneamente dopo qualche giorno per poi ripresentarsi in maniera più virulenta un anno esatto dopo. A quel punto degli studi frequentavo già le cliniche mediche e così mi recai dal dermatologo che effettuava le consulenze in reparto. Questo appena vide le mie mani non ebbe dubbi: “è disidrosi” mi disse, “ti accompagnerà per molti anni”. E così fu; periodicamente le mie mani si riempiono di vescicole che in alcuni periodi si sono anche desquamate. E quando le stesse vescicole si presentarono a papàchef, ma nei piedi, non ebbi dubbi sulla diagnosi. Non fu chiaramente “colpa” mia perché la disidrosi non è contagiosa!
Ma cos’è la disisdrosi?
Il sole e i bambini
Delle avvertenze da tenere quando si espongono i bambini al sole avevo già parlato lo scorso anno, ma un ripasso è d’obbligo nella speranza che l’estate arrivi veramente (nel momento in cui ho scritto era in corso un bel temporale e il termometro segnava 16°C, sigh sigh…).
La pelle di un bambino e’ molto diversa da quella di un adulto, più morbida, ma anche più sensibile e vulnerabile; la melanina non e’ completamente presente alla nascita e ci vogliono anni prima che lo sviluppo della protezione si completi quindi nel frattempo, le scottature sono più facili.
Carnevale: attenzione alle allergie causate dai trucchi
A Milano come nella maggior parte delle chiese della diocesi di Milano e in alcune delle diocesi vicine, si osserva il rito ambrosiano: la quaresima inizia 4 giorni dopo rispetto ai luoghi dove si osserva il rito romano e pertanto l’ultimo giorno di carnevale è sabato così detto “grasso”. Siamo pertanto in pieno carnevale. Secondo la tradizione il vescovo di Milano, Ambrogio, impegnato in un pellegrinaggio aveva annunciato il proprio ritorno per carnevale, in modo da essere in città per i riti della Quaresima. La popolazione di Milano lo aspettò, ed essendo in ritardo di 4 giorni prolungò il carnevale sino al suo arrivo, posticipando il rito delle Ceneri che nell’arcidiocesi milanese si svolge appunto la prima domenica di Quaresima.
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