Parliamo sempre di bambini, ma mai, o quasi di mamme, dimenticandoci spesso che dietro il benessere dei nostri cuccioli c’è una mamma che a sua volta deve stare bene. Ma non sempre è così. E spesso queste mamme non hanno problemi fisici, forse ben più facili da curare, gestire o riconoscere, bensì problemi psichici, quelli che io definisco i nostri buchi neri.
Qualche giorno fa un’infermiera del nostro ospedale raccontava di aver speso fior fior di soldi, buttandoli al vento, qualche mese dopo la nascita del suo primogenito, per sentirsi dire che non aveva “elaborato” la morte del padre. Girò nel tempo numerosi specialisti per arrivare a trovare un equilibrio. Ne parlò oggi, a distanza di molti anni, perché allora era un tabù essere infelici con un bimbo piccolo.
In realtà il problema è abbastanza frequente e si stima che di depressione o ansia in gravidanza e nel post-partum ne soffra circa il 16% della popolazione femminile.
Visto l’impatto che questo disturbo può avere sulla madre, sul bambino e su tutta la famiglia, è un problema che non andrebbe sottovalutato e che richiede un’attenzione sanitaria specifica e accurata.
Per questo è partito da poco in Lombardia un progetto finanziato dalla Regione, e svolto dall’Azienda Ospedaliera Fatebenefratelli e Oftalmico di Milano con lo scopo di creare un percorso di assistenza e cura per le donne che soffrono di tale patologia.
Continua a leggere: Depressione post-partum: parte il progetto in Lombardia…
I complimenti danneggiano i figli?
Ore 11, siamo pronti per uscire. Microba inforca gli occhiali da sole e guardandosi allo specchio esclama:”sono bella!”. La guardo esterrefatta perché nonostante tutto io mi stupisco ancora ad ogni sua frase, e le chiedo chi glielo abbia detto. Serafica la sua risposta:”Tu”.
Ah, ecco. ..
E allora mi è subito venuto in mente l’articolo letto qualche giorno fa in merito ad una campagna del governo inglese contro i ”falsi miti” dell’immagine diffusi su media e pubblicità.
Vengono criticati gli attuali canoni di bellezza che possono portare i giovani al rifiuto del proprio corpo o addirittura a patologie come l’anoressia. La statistica ci dice che un ragazzo su cinque, fra i 10 e i 15 anni, non e’ soddisfatto del suo corpo.
Litigare tra fratelli
In genere quando in casa arriva un fratellino il primo pensiero è la gelosia del maggiore verso il nuovo arrivato e man mano che il piccolo cresce è sempre il maggiore a fare i dispetti, a non prestare i giocattoli e talora ad alzare le mani. A casa nostra è il contrario. Supernano è sempre stato molto bravo e molto paziente verso la sua sorellina che invece non lo ripaga con la stessa moneta. Pur cercandolo e volendogli molto bene, è prepotente e spesso lo colpisce senza un motivo con i giocattoli. È normale? Cosa si può fare?
Internet e i bambini: i pericoli della rete
Questo è uno dei tanti post recuperati dall’anno scorso e sebbene il contenuto sia sempre d’attualità, l’introduzione sulle abilità tecnologiche di Supernano, è ampiamente superata. E mentre io e Papà Chef a pochi giorni dall’arrivo di Babbo Natale stiamo ancora “discutendo” se comprare o meno il Nintendo, il pargolo ha detto che vuole un telefonino perchè è stufo di prendere il mio per messaggiare con la zia con WhatsApp. Eh si, anche io nel frattempo sono progredita…
Continua a leggere: Internet e i bambini: i pericoli della rete…
I bambini e la lettura
A casa nostra non c’è mai stato il rito della lettura serale. Supernano è sempre stato un nottambulo per cui non c’era spazio anche per leggere quando dopo numerose urla riuscivo a metterlo a letto. Microba invece pretende che canti prima della nanna. Ho provato a leggere in altre occasioni con poco successo e solo con microba che ama molto sfogliare da sola i libri e raccontarsi delle storie. Leggere con un bambino vuol dire contribuire in modo determinante alla crescita delle sue capacità cognitive e relazionali.