I tempi cambiano, e nello scriverlo mi sento mia nonna. Quando ero ragazzina mia mamma a lungo mi vietò il trucco, poi iniziai a “fregarla” con le creme colorate per i brufoli, ma di mascara e rossetti a lungo non se ne parlò. Adesso già all’asilo le bambine ricevono in regalo i trucchi giocattolo, usano lo smalto delle mamme e alle medie grazie anche ai tutorial che si trovano online, sono perfettamente in grado di stendere fondotinta e applicare ombretti e mascara e di conseguenza ne chiedono l’acquisto. Il fenomeno del baby make up è talmente in crescita che fra le ragazzine dagli 8 ai 12 anni si è registrato un aumento del 16.7% di dermatiti da contatto proprio dovuta ai cosmetici.
Che fare allora? Vietarne l’uso? No. Sarebbe inutile e controproducente, molto meglio insegnare alle figlie a prendersi cura della propria pelle e spiegare di non scambiarsi fra amiche rossetti e pennelli per evitare contaminazioni batteriche e virali.
Bisogna poi suggerire di non fare acquisti su bancarelle dove i prodotti sono di dubbia provenienza ma in erboristerie, profumerie o supermercati con cosmetici naturali controllando sempre sull’etichetta che i prodotti non contengano petrolati, paraffine, parabeni, nichel e siliconi. E tra i componenti più indicati troviamo nei fondotinta idrolato di salvia, glicerina vegetale, olio di jojoba e di argan, di sesamo e acqua di rosa; le matite degli occhi devono essere realizzate con pigmenti naturali cere ed oli vegetali mentre il mascara cere vegetali e idrolato di bambù. Infine i rossetti devono contenere cera d’api, burro di karatè e oli di albicocca, argan e rosa canina.
A me questa cosa dei ragazzini truccati mette ansia: qualche anno fa ero a casa di mia cognata, c’ era un’ amichetta di mia nipote di dodici anni (piena estate) che dichiarò di non poter uscire perchè non aveva il fondotinta. Volevo morire.