Ha un periodo di incubazione di circa 4 settimane, si manifesta solo in forma acuta senza cronicizzare e guarisce senza conseguenze nell’arco di poche settimane.
Il decorso della malattia è analogo sia in corso di gravidanza che nelle donne non gravide e può essere asintomatico o presentarsi con sintomi lievi come febbre, astenia, nausea, vomito, diarrea, artralgie, ittero, urine scure, feci chiare, epato-splenomegalia.
La diagnosi viene fatta con esami di laboratorio: dosaggio di bilirubina e transaminasi che risultano aumentate e ricerca degli anticorpi. Gli HAVAb IgM compaiono con l’insogere dell’infezione e scompaiono dopo 6 mesi mentre gli HAVAb IgG compaiono a guarigione avvenuta e conferiscono immunità permanente.
L’epatite A in gravidanza risulta molto rara, così come la possibilità che l’infezione si trasmetta al feto. Tuttavia se l’infezione materna si verifica in forma acuta nel III° trimestre di gestazione risulta più alto il rischio che si verifichi un parto pretermine e si può avere una trasmissione del virus al neonato attraverso il canale del parto.
Generalmente si somministrano immunoglobuline sia alla madre che al neonato e l’allattamento, se le condizioni della madre lo consentono, non è controindicato.
In genere non c’è bisogno di alcuna terapia farmacologica; occorre solo riposo, dieta ipolipidica e suddivisa in almeno 5 pasti al dì, evitando alcool e cibi elaborati, un attento monitoraggio clinico ed un controllo dei dati di laboratorio. Ma, in rari casi, l’HAV può complicarsi e virare verso un’epatite fulminante.
L’infezione da virus dell’epatite A in gravidanza non sembra causare il rischio di malformazioni congenite, aborti, ritardo della crescita endouterina.
Come principale misura di prevenzione contro l’epatite A si consiglia di sottoporsi al vaccino prima di programmare una gravidanza. Il vaccino ha un’efficacia del 94-100% già dopo 21 gg dalla somministrazione, una seconda dose di richiamo è richiesta dopo 6-12 mesi e permette di ottenere una protezione per oltre 10 anni. In gravidanza il vaccino dev’essere somministrato solo se indispensabile, perchè manca al momento un’adeguata letteratura in proposito. Ai viaggiatori, indipendentemente dalla gravidanza vengono sempre consigliate comuni norme igieniche:
- Lavare e togliere la buccia a frutta e verdura
- Evitare carne o pesce crudi o poco cotti
- Bere e lavarsi i denti con solo acqua in bottiglia
- Richiedere bevande senza ghiaccio
- Se l’acqua in bottiglia non è disponibile, far bollire l’acqua del rubinetto per almeno 10 minuti prima di berla
- Lavarsi accuratamente e spesso le mani per proteggersi dalle infezioni in particolare dopo aver usato il bagno, prima di cucinare o mangiare, e dopo aver cambiato pannolino di un bambino
- Non condividere con altri asciugamani, posate o spazzolini da denti
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