Ricordo ancora adesso con grande emozione il primo calcetto di supernano nella mia pancia: 16 settimane. Papàchef era stato via a lungo per lavoro, al suo ritorno il nanetto ha iniziato a muoversi. E da allora non si è più fermato. Era però un gran dormiglione ed io con lui. E quando al mattino alle 11 passate ancora non aveva dato se
gno della sua presenza iniziavo a colpire la pancia per svegliarlo. A posteriori penso “poverino”, ma i movimenti fetali sono indice di benessere e pertanto nella fobia di una primipara non ero tranquilla fino a che non li percepivo.
Ma quando si inizia generalmente a sentir muovere il feto?
Indicativamente intorno alla ventesima settimana anche se in realtà iniziano già durante le prime settimane senza che però la mamma riesca a percepirli. In alcuni casi già durante le prime settimane si apprezzano dei sussulti nella pancia, tipo bolle: questi non sono i movimenti fetali, ma possono essere i movimenti dell’utero che si sta pian piano ingrandendo. Anche il singhiozzo può essere scambiato con i movimenti: è normale che il feto talora singhiozzi per allenare le vie aeree ai futuri atti respiratori; quando il piccolo singhiozza la pancia sussulta in modo ritmico.
Dalla ventesima settimana in poi la mamma potrà percepire i movimenti del bambino, distinguendoli da altri movimenti tipo quelli intestinali, movimenti che diventano sempre più evidenti nell’ultimo trimestre. Ogni piccolo si muove in maniera diversa, alcuni maggiormente nelle ore diurne, altri in quelle notturne, alternando momenti di inattività in cui dorme e pur senza fare la conta giornaliera che nessuna linea guida raccomanda, è bene che ogni mamma impari a prestare attenzione ai movimenti fetali perché sono segno di benessere.
Cosa è invece necessario fare se si ha l’impressione di una riduzione dei movimenti? Mettersi in posizione comoda, ad esempio stendersi sia sul fianco destro che su quello sinistro affinché il peso dell’utero non gravi sui grandi vasi sanguigni, comunque in una posizione comoda, non supina, contare i movimenti per un periodo non inferiore ai 20 minuti. Se in questo lasso di tempo ci sono almeno 2 movimenti si può stare tranquilli altrimenti è meglio recarsi in un pronto soccorso ostetrico, per controllare lo stato di salute di mamma e bambino. In ogni caso se si nota un calo della “solita attività del bambino” è bene andare in ospedale il giorno stesso senza aspettare il giorno successivo.
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