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la laringite nei bambini

4 Febbraio 2014 by Mamma Medico 5 commenti

laringite

Una delle poche volte in cui ho ringraziato veramente il cielo di essere un medico è stato quando supernano aveva 3 anni ed ha avuto la laringite. Tossiva in modo così insistente da fischiare e non respirare. Se non avessi avuto modo di auscultarlo ammetto che sarei corsa spaventata al pronto soccorso. Con il fonendoscopio discriminai fra un broncospasmo e un laringospasmo. Per fortuna il fischio non era dovuto ad uno spasmo dei bronchi bensì ad un problema della alte vie respiratorie. Non che la cosa fosse meno grave o preoccupante ma riuscii a tranquillizzarlo e poi a trattarlo. Un episodio simile successe a mio nipote a 8 mesi: gli toccò un giorno di ricovero in ospedale e un bello spavento per mamma e papà. Ma cos’è questa laringite che negli adulti al massimo “ammutolisce” per qualche giorno, nei bambini fa così paura e può diventare una vera e propria urgenza pediatrica?
definizione:
la laringite è una patologia  che colpisce il 2-3% dei bambini soprattutto nei mesi invernali,causata da un’infiammazione da virus parainfluenzali ed influenzali  del laringe. Da non dimenticare che l’origine può essere anche batterica (haemophilus influenzae) o allergica. Interessa generalmente i bambini fra 1 e 6 anni, con un picco di massima incidenza  nel secondo anno.
incubazione
2-3 giorni
contagio:
essendo nella maggior parte dei casi un’infezione virale, è contagiosa. Il contagio avviene tramite goccioline di saliva infetta emessa con starnuti o colpi di tosse. 

Sintomi
La sintomatologia è conseguente alla presenza del virus nella parte inferiore del laringe, con un conseguente  rigonfiamento della mucosa (edema) e una riduzione significativa dello spazio aereo. Di solito è preceduta da un raffreddore.

–         Febbre, in genere non molto alta. Nel caso tenda nei giorni a superare i 38.5°C può essere spia di un’infezione batterica.
–         Tosse stizzosa, definita abbaiante
–         Raucedine
–         Respiro sibilante con stridore
–         Nelle forme più gravi, per cattiva ossigenazione, può comparire una colorazione bluastra (cianosi) intorno alla bocca e alle estremità degli arti
Durata della malattia:
La malattia ha di regola un’evoluzione favorevole e si risolve in qualche giorno; tuttavia la tosse può protrarsi per 1 o 2 settimane.  Non rare le recidive.
Diagnosi:
si basa sulla visita del paziente
Terapia:
La laringite può spaventare molto i bambini, che, piangendo, peggiorano la situazione.
La prima cosa da fare è calmare il bambino tenendolo in braccio.
–         umidificare l’ambiente
–         somministrare paracetamolo a dosaggio pediatrico se la febbre è superiore a 38°C
–         aerosol con il cortisone (in alcuni casi anche adrenalina)
–         cortisone per bocca
Un breve periodo di ricovero può essere utile nei casi in cui non vi sia stata una sufficiente risposta ai farmaci somministrati in Pronto Soccorso o persistano dubbi diagnostici sulla causa dello stridore.
quando consultare il medico?
Il bambino deve sempre essere visitato al primo episodio di stridore laringeo per un corretto inquadramento diagnostico  ed in tutti i casi successivi quando non vi è una risposta alla terapia o compare un’importante difficoltà respiratoria. La visita non ha carattere d’urgenza se la tosse è stizzosa ma
– respira male solo se piange
– i respiri sono meno di 40 al minuto
– è roseo
È indispensabilerecarsi immediatamente in pronto soccorso se:
–         la difficoltà respiratoria è molto evidente e il bimbo riesce a respirare solo se è seduto
–         il bambino è molto agitato, non riesce a dormire
–         ha una salivazione molto abbondante e non riesce a ingoiare nulla e neppure a bere
–         ha le labbra o le mani o i piedi scuri (tendenti al bluastro)
–         ha la febbre molto alta (superiore a 40°C ascellare) ed è molto abbattuto
–         si sospetta che possa avere inalato qualcosa (soprattutto se nei giorni precedenti ha giocato con noccioline, perline, piccoli giochini tipo lego, o vi abbia giocato qualche fratellino più grande).
riammissione a scuola e ad attività sportive:
Il bambino può riprendere a frequentare la scuola e le attività di ogni giorno quando non ha più la febbre e sta meglio. Una leggera tosse non è una valida ragione per trattenerli a casa.

 

 

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Commenti

  1. Fausto dice

    9 Ottobre 2014 alle 12:29

    Buongiorno Dott.ssa,
    mia figlia di 11 mesi ha da poco iniziato a frequentare l’asilo nido. Ha, come spesso capita, preso subito delle infezioni alle alte vie respiratorie (raffreddore – febbre – tosse prima secca e poi grassa….). Insomma nell’arco di un mese è stata già male 2 volte.
    Adesso sembrerebbe stare meglio, di giorno non ha quasi mai tosse, qualche starnuto e ha ripreso la scuola. Ho però notato che da 2-3 notti e sempre verso le 3 / 4 del mattino inizia a tossire con insistenza.
    La tosse mi sembra secca e a volte non le disturba neppure il sonno.
    Premesso che il dott. mi ha di recente detto che i bronchi sono liberi, mi chiedo a cosa sia dovuto questo fenomeno “regolare”.
    Leggendo nei diversi siti ho letto di allergie (premetto che da bimbo io sono stato un soggetto asmatico), oppure di bronchiti e infine di laringiti in atto.
    Può indirizzarmi verso la possibile soluzione e soprattutto 2-3 giorni sono sufficienti per allarmarmi o devo far trascorre più tempo (quanto?).
    La ringrazio per l’attenzione che vorrà riporre nella lettura del messaggio.

  2. Mamma Medico dice

    9 Ottobre 2014 alle 13:37

    non credo sia il caso di allarmarsi. in genere se la tosse è solo notturna e non disturba il sonno non c’è molto da fare se non i banali accorgimenti tipo usare un umidificatore nella camera, non dormire con i peluches, non coprire esageratamente il bambino. per pensare alle allergie è un pochino presto e azzardato soprattutto perchè è appena uscita da un periodo di infiammazione delle vie aeree.
    le bronchiti e le laringiti si manifestano con ben altri sintomi. ho scritto diversi post su questi argomenti se ha voglia vada a leggere

  3. michela dice

    8 Aprile 2016 alle 17:58

    salve ringrazio inanzitutto per queste informazioni preziose, la mia bimba ha quasi 4 anni e volevo sapere se la sua amichetta che ha la laringite è contagiosa nonostante le cure di cortisone che sta facendo? dato che siamo stati invitati da loro ma sono un po’ restia sul fatto che potrebbe attaccare la laringite
    grazie mille

  4. Mamma Medico dice

    11 Aprile 2016 alle 15:19

    no, non credo proprio

  5. Barbara dice

    9 Ottobre 2017 alle 14:47

    Buongiorno, ho una bambina di 5 anni e 8 mesi. Circa 2 anni fa ebbe la sua prima laringite, caratterizzata da tosse tipo “foca”, poi evoluta in tosse grassa a seguito di breve terapia con cortisone (via orale). Lo scorso inverno stessa cosa, me lo aspettava perché qualche giorno prima la tosse ha dato qualche “avvisaglia”, ma curata con cortisonici per aerosol. Quest’anno invece la laringite si è presentata diversamente (la bimba diceva di avere mal di gola come avesse catarro, ma non ne aveva), con un forte attacco durato circa 1-2 minuti e con lieve difficoltà respiratoria, di notte. Ho dato subito 0.5 di cortisone, proseguito per 2/3 gg. a scalare, anche se il giorno successivo non aveva quasi più nulla. Come sempre la tosse e’ evoluta in tosse grassa. In nessuno di questi episodi la bimba ha mai avuto febbre. E’ l’unica patologia, se così vogliamo chiamarla, di cui abbia mai sofferto mia figlia. Volevo capire, poiché solo al primo episodio è stata visitata dal pediatra, se effettivamente si tratta di laringite, e se tenderà a scomparire con la crescita. Grazie molte, cordiali saluti

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