Lo annuncia l’European Society for Paediatric Infectious Diseases.
Quando ho cominciato l’iter delle vaccinazioni a supernano, ormai ben 5 anni fa, fra le tante mi era stato proposto il vaccino contro il meningococco. Ai tempi rientrava fra i vaccini a pagamento e se ne consigliava un’unica dose dopo l’anno per i bimbi che non avevano ancora cominciato a frequentare il nido (quindi meno esposti ad infezioni, altrimenti il calendario vaccinale era diverso). Come al solito chiesi consiglio alla mia superamica pediatra perché ero molto dubbiosa. Il vaccino proteggeva solo per il ceppo C, il meno frequente e comune in Italia. Dunque? Il consiglio fu di farlo ugualmente. I nostri bambini viaggiano e sono a contatto sia in Italia che all’estero con altri bimbi, che a loro volta viaggiano, di etnie diverse. Chiaramente non mi sono posta lo stesso problema con microba. A luglio è già attesa al consultorio di zona per la sua puntura.
Ma ora leggo la notizia che entro la fine dell’anno potrebbe arrivare il primo vaccino contro la meningite B, il ceppo piu’ pericoloso contro cui finora non ci sono armi.
La malattia meningococcica è un’infezione batterica causata da Neisseria meningitidis, detto comunemente meningococco. Di questi batteri esistono diversi sierotipi, il che vuol dire che esistono sottogruppi diversi contro i quali produciamo degli anticorpi specifici. Di meningococchi se ne conoscono 13 sierotipi. Il batterio è responsabile della meningite se infetta le membrane che circondano il cervello e il midollo spinale, oppure di setticemia se raggiunge il sistema circolatorio. I casi registrati ogni anno in tutto il mondo sono circa 1,2 milioni, la maggioranza dei quali è dovuta ai 5 sierogruppi principali del meningococco: A, B, C, W135 e Y. L’infezione è in grado di evolvere rapidamente e può avere esito fatale anche se correttamente diagnosticata, inoltre chi guarisce può riportare conseguenze piuttosto gravi, quali danni cerebrali, cecità, sordità o amputazione degli arti. Il vaccino attualmente utilizzato protegge solo contro il meningococco C, non contro i piu’ di mille ceppi del meningococco B che circolano in Europa, e che colpiscono 80mila bambini l’anno.
Fino ad ora i rimedi per questo, che è il ceppo di meningite più pericoloso, hanno avuto poco successo. Ora pare che sia stato messo a punto un vaccino, tutto italiano, in grado di prevenire l’avvento della malattia. Il vaccino dovrebbe essere approvato entro sei mesi in Gran Bretagna. E’ stato sviluppato attraverso la decodifica della sequenza del genoma del meningococco del gruppo B selezionando le proteine con maggiore probabilità di avere efficacia vaccinale. Il vaccino contiene quindi quattro componenti altamente immunogeni che, somministrati insieme, proteggono da un ampio spettro di ceppi che causano meningite. Secondo i medici che lo hanno progettato, il vaccino contro la meningite B potrebbe essere somministrato ai bambini a partire dall’età di due mesi in tre dosi, con un richiamo ad un anno.
Gli esperti della European Society for Paediatric Infectious Diseases durante il loro meeting a L’Aia hanno mostrato i risultati della campagna vaccinale tenutosi in Nuova Zelanda, con MeNZB(r): il vaccino è stato in grado di prevenire l’80% dei casi di meningite meningococcica del gruppo B.
La campagna MeNZB(r) è iniziata nel luglio del 2004 – dopo che in circa tre anni erano stati completati gli studi clinici e messi a punto i processi di produzione del nuovo vaccino – e si è conclusa nel giugno del 2006. Basato su 3 dosi vaccinali, il programma di immunizzazione ha coinvolto circa un milione di bambini e adolescenti, dai neonati ai giovani adulti di 20 anni di età, coprendo così il 90% della popolazione target.
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