È un argomento “trito e ritrito”, ma praticamente sempre attuale ogni anno. Non sono pochi infatti i bambini che nel periodo invernale presentano numerosi episodi di infezioni respiratorie talora anche a distanza molto ravvicinata. Il bambino sta sempre male e la febbre si può presentare anche ogni 2 o 3 settimane e con essa il raffreddore e la tosse. Questa situazione si verifica più facilmente nei bambini che frequentano l’ Asilo Nido o la Scuola dell’Infanzia, mentre diventa via via meno frequente nei bambini più grandi che hanno ormai sviluppato un elevato numero di anticorpi utile a proteggerli contro numerosi germi. La maggior parte delle infezioni respiratorie del bambino piccolo è dovuta ai virus e contro questi, è ormai noto, non vi sono terapie efficaci. L’unica soluzione è aspettare che passino da sole. Banale? Forse. Ma comunque un bel problema e per i genitori che lavorano e che non possono contare sull’aiuto dei nonni nella gestione del piccolo costretto a casa.
Inoltre il numero di infezioni recidivanti preoccupa e spesso ci si chiede se nasconda un deficit di difese o se vi sia sottostante una qualche malattia che renda il bimbo vulnerabile ad ogni virus. Nella maggior parte dei casi si può rispondere senz’altro di no: i deficit immunitari significativi non si presentano infatti come banali infezioni delle alte vie respiratorie ma come infezioni più serie che coinvolgono altri organi o tessuti. Inoltre molte volte le infezioni possono essere così importanti da associarsi anche un ritardo della crescita, mentre nel caso delle infezioni recidivanti del bambino sano lo scarso appetito e l’eventuale lieve perdita di peso durante l’episodio febbrile, non esita in veri e propri problemi una volta risolto l’episodio e la velocità di crescita della statura rimane sostanzialmente sempre buona.
È evidente però che una lieve e transitoria riduzione della capacità delle difese immunitarie del bambino rientra nella norma quando il bambino si ammala e al momento della guarigione è necessario un certo numero di giorni perché tutto ritorni alla normalità.
In concreto però si può fare qualcosa dal punto di vista medico e “meno medico” per ridurre il numero delle infezioni? Direi forse.
Innanzitutto, una buona covalescenza affinché, una volta avvenuta la guarigione, possa esservi anche un’ottima ripresa anche di tutto il sistema difensivo dell’organismo che non va mai di pari passo con la guarigione dei sintomi ma richiede qualche giorno in più. Per evitare quindi le frequenti ricadute il più delle volte vi è solo bisogno di rispettare i tempi naturali di ripresa dell’organismo.
Una seconda cosa, a scopo preventivo, è il frequente lavaggio delle mani. Altra “scoperta dell’acqua calda” ed altro argomento di cui avevo già parlato. Ma lavarsi le mani prima dei pasti è utile a ridurre sensibilmente la comparsa delle infezioni respiratorie nei bambini degli asili. Lavarsi le mani almeno 5 volte al giorno arriva addirittura a diminuire del 45% degli episodi infettivi.
dal punto di vista farmacologico invece, in commercio esistono numerosi preparati sia della medicina tradizionale che naturale. L’efficacia nel ridurre la recidiva delle infezioni è però legata ad un uso costante dei prodotti nel tempo.
Janessa dice
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