Ho bigiato dal blog. L’anno era partito bene rispettando la promessa di scrivere un post al giorno, poi è bastato poco per riprendere le cattive abitudini. A mia discolpa devo dire che ci sono stati due eventi: le vacanze di carnevale e l’intervento di cataratta di mio papà. Nulla di che ovviamente, ma un ulteriore impegno nella mia già incasinata settimana. Nello studio oculistico avevo preso documentazione per parlare di cataratta ma mentre studiavo mi sono imbattuta nella notizia che questa è la settimana mondiale dedicata al glaucoma.
Il glaucoma è la seconda malattia degli occhi più diffusa; attualmente si stima che nel mondo ci siano almeno 55 milioni di malati. In Italia potrebbero essere circa un milione, ma una persona su due non sa di essere affetta. Se il glaucoma non viene diagnosticato si rischia di perdere la vista. Per questo vi sono una serie di iniziative per la prevenzione in occasione della settimana mondiale dedicata a questa malattia, che si celebra dal 9 al 15 marzo 2014. La settimana, organizzata dall’Agenzia internazionale per la prevenzione della cecità-IAPB Italia onlus si celebra in 64 città italiane; in una trentina di queste si svolgono controlli della vista gratuti a bordo di Unità mobili oftalmiche o in ambulatori oculistici, mentre nelle altre vengono distribuiti opuscoli informativi o organizzati incontri aperti al pubblico.
Ma cos’è il glaucoma? È una malattia caratterizzata dal progressivo calo della vista causata dall’aumento della pressione interna dell’occhio che avviene per accumulo di umor acqueo. Questo è un liquido simile all’acqua prodotto dalla parte anteriore dell’occhio per dare consistenza al bulbo oculare e che esce attraverso apposite vie d’uscita. Il il rapporto tra la quantità di liquido prodotto e quello che esce deve essere tale da mantenere nell’occhio una pressione costante. Quando vi sono delle anomalie e questo rapporto è alterato si può avere un aumento della pressione dell’occhio, detta ipertono. Ciò provoca una sofferenza delle fibre del nervo ottico e quindi una progressiva riduzione della capacità visiva. Il glaucoma può essere primario o secondario. Nel primo caso è dovuto ad alterazioni delle zone attraverso cui l’umor acqueo esce dall’occhio mentre nel secondo caso è dovuto a alterazioni diverse dal sistema di di deflusso. Esistono numerosissime forme di glaucoma che insorge in genere dopo i 40 anni ma può essere presente anche alla nascita; spessissimo colpisce entrambi gli occhi.
Nella maggior parte dei casi, le cause del glaucoma sono sconosciute. Alcune forme possono essere secondarie ad altre patologie (come infezioni, tumori, cataratta), altre possono avere una componente ereditaria. Fattori predisponenti alla comparsa di glaucoma sono: l’età, l‘ipermetropia, la miopia, il diabete e l’uso prolungato di cortisone
Diagnosi: il glaucoma è subdolo perché come dicevo poco sopra la maggior parte dei pazienti non avvertendo alcun sintomo non sa di esserne affetto. Quando ci se ne accorge il danno visivo è già molto avanzato. Da qui l’importanza della prevenzione. Nel sospetto di un glaucoma è necessario eseguire alcuni esami:
– misura della pressione oculare
– ripetizione della misura oculare più volte nella giornata (curva monometrica giornaliera)
– esame computerizzato del campo visivo
– studio della papilla ottica
Terapia:
– medica usando colliri che riducono la quantità di umor acqueo nell’occhio (sia riducendone la produzione, sia aumentando il deflusso) e quindi la pressione
– laserterapia: serve a modificare il sistema di deflusso per facilitare la fuoriuscita del liquido
– intervento chirurgico: si crea chirurgicamente un passaggio per favorire l’uscita di umor acqueo in eccesso
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