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L’orzaiolo: cos’è, come si cura

28 Gennaio 2014 by Mamma Medico 3 commenti

orzaiolo

Ho il ricordo di frequenti orzaioli durante l’infanzia, e di mio nonno che mi inseguiva per casa con una bottiglia d’olio. Sosteneva che dovessi guardarvi dentro per guarire. A parte queste dicerie più o meno popolari anche supernano fino a poco tempo fa era soggetto a questo tipo di infezione. Sarà sicuramente un caso, ma molti dei piccoli “problemi” che hanno colpito me da bambina hanno interessato anche lui.
Ma cos’è l’orzaiolo?
L’orzaiolo è un piccolo ascesso purulento che si forma sul bordo delle palpebre. Gli orzaioli sono causati da un’infezione batterica in genere della famiglia degli stafilococchi, per tale motivo esiste il rischio, in caso di utilizzo comune della biancheria da bagno, di trasmettere l’infezione.
I sintomi dell’ orzaiolo sono:
– grumo rosso simile ad un brufolo situato lungo il bordo della palpebra.
– palpebra gonfia e dolente al crescere della tumefazione
– formazione di pus nell’occhio. L’infiammazione e il gonfiore possono diffondersi alla zona circostante dell’occhio.
Durata della malattia:
La maggior parte degli orzaioli si gonfiano per circa 3 giorni prima di sgonfiarsi e quindi, guarire in circa una settimana

Consigli e Terapia:
– Lasciare che l’orzaiolo si apra da solo.

– Non schiacciare o aprire con le mani l’orzaiolo.
– Non truccare gli occhi né usare lenti a contatto fino a quando l’area non è guarita.
– Applicare impacchi sull’occhio, chiuso, con acqua borica, oppure con tisane a base di malva o di camomilla, che sono erbe che aiutano a ridurre l’infiammazione. Gli  impacchi devono durare 5 -10 minuti, 3-6 volte al giorno. Questo di solito aiuta la zona a guarire più velocemente in tal modo si può anche aiutare l’apertura di un poro bloccato in modo che possa drenare il pus e iniziare a guarire.
– Nel caso di orzaioli più resistenti o più estesi è necessaria una terapia più aggressiva, a base di antibiotici da assumere per bocca (su prescrizione medica). La cura in questo caso dura circa una settimana e il paziente deve comunque abbinarla agli impacchi precedentemente consigliati. Alla fine della cura è necessario che la lesione sia scomparsa completamente.
– Se invece permane può essere necessario  forarlo con una lancia, in modo che possa drenare e guarire. Operazione da non fare MAI da soli.
prevenzione :
– Non strofinare gli occhi. Questo può irritare gli occhi e facilitare il deposito dei batteri.
– Lavare bene le mani prima di toccare gli occhi.
– Proteggere gli occhi dalla polvere e dall’inquinamento atmosferico.
– Sostituire il trucco per gli occhi, soprattutto il mascara, almeno ogni sei mesi. I batteri possono moltiplicarsi e diffondersi nel trucco.
– è consigliato il lavaggio regolare delle palpebre, con un po’ di shampoo per bambini mescolato in acqua calda, se l’orzaiolo si presenta spesso. II lavaggio delle ciglia deve avvenire seguendo il verso delle ciglia stesse. Bisogna evitare di piegarle perché potrebbero finire all’interno dell’occhio.

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Commenti

  1. yenny dice

    26 Aprile 2017 alle 02:52

    grazie per i consigli , ma dottoressa io la mia figlia che ha due anni , che ha già fatto il niteldex e nulla, e peggiorata ora, sta facendo el tobradez,ma vedo che aumenta l’ascesso ,che devo fare ? grazie mille

  2. Mamma Medico dice

    23 Maggio 2017 alle 00:04

    una consulenza oculistica. se aumenta nessuno dei due va bene

  3. Matteo Ricci dice

    18 Novembre 2017 alle 14:13

    Grazie per l’informazione!

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