Quando è nato supernano, da un amico farmacista mi feci regalare un apparecchio per l’aerosol.Pur augurandomi di non doverlo mai usare preferivo averlo in casa pensando alle affezioni respiratorie dell’infanzia. Ebbene la macchinetta è stata usata ben 2 volte in 9 anni: la prima dalla sottoscritta piegata da una sinusite, la seconda dalla supernonna nella cui casa è poi rimasta. Per fortuna entrambi i miei figli non hanno mai sofferto di affezioni bronchiali ed io, come ben sapete contraria a tutti i farmaci inutili, ho quasi sempre adottato la teoria “ti passa come ti è venuto”.
Ho già raccontato della mia arrabbiatura un paio di mesi fa, verso un pediatra di base che al telefono ha prescritto l’aerosol alla mamma di un bimbo di 3 mesi.
Sono io squilibrata che preferisco non trattare farmacologicamente i bambini, laddove possibile, o c’è un fondamento nel mio pensiero?
Forse non ho del tutto torto e la conferma di questo mi viene da un articolo di una pediatra infettivologa dell’Università di Milano in cui spiega che in Italia – a differenza di quanto avviene in altri paesi – quasi tutti i pediatri prescrivono l’aerosol per le infezioni delle vie respiratorie dei mesi invernali, ma in realtà in oltre il 50% dei casi l’uso è improprio e inutile.
Ma per quale motivo se inutile viene prescritto?
Purtroppo è un problema di “volontà” delle mamme italiane”che preferiscono una terapia anche nel caso di patologie che si autorisolvono e spesso il pediatra asseconda solo per tranquillizzare i genitori.
L’aerosol in realtà trova indicazione con dimostrata efficacia solo in casi limitati quali la bronchiolite, il broncospasmo e l’ asma bronchiale, in tutti gli altri casi potrebbe addirittura essere controproducente in quanto seccando le mucose le predispone all’attecchimento di germi.
Cosa fare allora? Sono sufficienti i lavaggi nasali con soluzione fisiologica che per altro dovrebbero essere fatti di routine nei mesi freddi nei bambini che frequentano nidi e scuole materne.
In merito ai farmaci in caso di bronchite asmatica o asma bronchiale i mucolitici non è dimostrato che funzionino, e non tutti i cortisonici hanno dimostrato uguale efficacia nella broncostruzione, mentre i broncodilatatori andrebbero somministrati dopo i due anni di età, potendo causare tachicardia e agitazione. Nel caso di bronchiolite spesso è sufficiente l’aerosol con la sola soluzione fisiologica.
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