Avere un bimbo nato dopo l’inverno è apparentemente una fortuna.
Le giornate sono belle.
Si come no, quest’anno a Milano l’acqua non è certo mancata.
Si può uscire sempre. Si sotto l’acqua, appunto.
Si rimandano i piccoli malanni ai mesi autunnali/invernali in cui sarà più grandino. Non è sempre così….
Ecco, infatti grazie al tempo pazzo di questi giorni c’è un proliferare di virus e paravirus che nemmeno a gennaio.
E così è un via vai di nasi che colano, nelle migliori situazioni, di tossi o febbre, nei casi più seri.
Ma cosa si fa nel caso del raffreddore di un lattante? Spesso soprattutto le mamme al primo figlio si fanno letteralmente prendere dal panico. Devono imparare a occuparsi di un bambino irritabile, a volte febbricitante, a stappare il naso, a frazionare i pasti e, soprattutto, a essere pazienti. Il raffreddore guarisce nel giro di 7-10 giorni, a volte ne servono anche 14!
Ma cosa bisogna fare?
Innanzitutto pretendere la visita del pediatra. Io sono dell’idea che nel caso di un piccolo di pochissimi mesi, soprattutto se ha febbre o tosse, non debba valere la “famosa” regola dei tre giorni. E neppure la terapia detta al telefono. Un neonato va visitato. E non me ne vogliano i pediatri, ma io la penso così. L’alternativa è intasare i pronto soccorso con rischi ben peggiori per la salute del piccolo.
Se invece si tratta solo di un banale raffreddore è sufficiente il lavaggio nasale.
O meglio i lavaggi nasali. tanti e comunque ad ogni poppata.
Ne ho già parlato qui e qui.
La miglior terapia è prevenire che il muco stagni e le secrezioni dal naso vadano ad interessare orecchie o peggio i bronchi. Per i lavaggi nasali è sufficiente la soluzione fisiologica oppure un aspiratore nasale (che io per altro non ho mai usato).
E per l’alimentazione? L’allattamento va continuato ( e il lavaggio nasale ad ogni poppata facilita la suzione) ma bisogna rispettare il desiderio di non mangiare o bere finché il raffreddore non passa. Il lattante mangia e beve di meno perché ha difficoltà di respirazione. Bisogna offrirgli da mangiare e da bere più spesso ma in piccole quantità. In cameretta potrebbe essere utile un umidificatore o banalmente stendervi la biancheria bagnata ad asciugare. Per far respirare meglio il bambino,inoltre, bisogna sollevare leggermente la testa del letto mettendo un piccolo cuscino sotto il materasso (non troppo spesso per non rischiare che il bambino scivoli in fondo al letto).
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