La bronchiolite è un’infezione virale acuta del sistema respiratorio che interessa le piccole vie aeree dei bambini di età inferiore a due anni soprattutto in inverno e inizio primavera. Il 75% delle bronchiolite è causata dal virus respiratorio sinciziale (RSV), ma numerosi altri virus come Virus parainfluenzali, Adenovirus, Mycoplasma, Rinovirus ,Virus influenzali e Enterovirus possono essere responsabili della malattia. Molto probabilmente il processo deriva da un’estensione dell’infiammazione dalle vie aeree superiori ai distretti periferici dell’albero bronchiale e arriva a coinvolgere anche la mucosa bronchiale. Può derivare pertanto da una banale infezione delle alte vie respiratorie.
incubazione:
3-5 giorni
contagio:
La trasmissione avviene primariamente per contatto diretto con secrezioni infette.
La fase di contagio dura tipicamente da 6 a 10 giorni.
Sintomi
– La prima fase della malattia è caratterizzata da raffreddore, tosse e febbre ed è indistinguibile da quella di altre infezioni virali delle prime vie aeree.
– Nel progredire della malattia si ha difficoltà respiratorie con bassa saturazione dell’ossigeno e polipnea (più di 80 atti respiratori al minuto)
– cianosi
– tosse stizzosa
– febbre moderata
– talora segni di disidratazione
– sibili espiratori
Durata della malattia:
di solito, i sintomi migliorano entro una settimana e le difficoltà respiratorie a partire dal terzo giorno.
Diagnosi:
La diagnosi di bronchiolite è sostanzialmente basata su riscontri clinici, supportata ove necessario da accertamenti di laboratorio e/o strumentali.
Indispensabile il monitoraggio cardiorespiratorio (frequenza respiratoria e cardiaca) e ossimetrico(della saturazione dell’ossigno).Una saturazione arteriosa < 95% è stata identificata come un indicatore di gravità con necessità di ospedalizzazione.
L’emogasanalisi arteriosa è raccomandata per valutare l’equilibrio acido-base e la ventilazione polmonare.
Per individuare il virus responsabile sono disponibili dei test di laboratorio sull’aspirato nasofaringeo dei pazienti sospetti.
La radiografia del torace può essere utile ma non è essenziale nella diagnosi e valutazione della bronchiolite.
Prognosi:
nella maggior parte dei casi è favorevole
complicanze.
– polmonite interstiziale
– scompenso cardiaco
se la diagnosi non è tempestiva.
La mortalità è del 2% ma nei bambini prematuri, malnutriti o affetti da cardiopatie congenite.
L’infezione da virus respiratorio sinciziale contratta nell’infanzia sembra predisporre alla BPCO (broncopneumopatia cronica ostruttiva) in età adulta
Terapia:
La bronchiolite è una malattia di solito che si risolve spontaneamente, la terapia delle forme non complicate è sintomatica, con uso di ossigeno per facilitare la respirazione. Poichè l’alimentazione è spesso resa difficoltosa dalla polipnea (aumento della frequenza degli atti del respiro) l’infusione di liquidi è importante soprattutto nel caso in cui il paziente sia disidratato.
Nonostante questa sia una malattia infiammatoria acuta delle vie respiratorie, l’uso dei corticosteroidi per via aerosolica non determina un miglioramento clinico. Tuttavia l’uso di corticosteroidi per bocca, intramuscolo o endovena nelle forme gravi si è dimostrato efficace nel determinare un rapido miglioramento della sintomatologia e nel ridurre la durata del ricovero.
Non è raccomandato invece nè l’uso routinario degli antibiotici, che può essere giustificato nei casi in cui si sospetti una infezione batterica concomitante o secondaria, nei bambini immunocompromessi e/o immunodepressi; nè l’uso della terapia antivirale .
Circa il 3% dei bambini ricoverati per bronchiolite presenta un’insufficienza respiratoria acuta tale da richiedere il ricovero in terapia intensiva.
Ci siamo passati, il nano ha preso la bronchiolite nei primi mesi (mi pare a quattro) e noi siamo stati terrorizzati. Per fortuna non c’è stato bisogno di ricovero.
Può essere una conseguenza del bronci spasmo?
Bronco spasmo, scusa
no, non è una conseguenza del broncospasmo . si può avere broncospasmo in corso di bronchiolite