Continuiamo con la serie “ti passa come ti è venuto” che è un po’ il mio motto ma che spesso è veramente l’unica cosa. Ovvero attendere. Non tutte le malattie infatti necessitano di terapia, soprattutto quelle virali e fra queste in particolar modo il raffreddore, croce di questo primo periodo invernale. Il raffreddore è un’infezione virale, dunque non può essere trattata con gli antibiotici; passa spontaneamente nel giro di 1-2 settimane. Nel caso di bimbi con meno di 2 anni d’età, la somministrazione di farmaci da banco potrebbe addirittura avere gravi effetti collaterali, mentre per quelli più grandi alcuni farmaci da banco possono aiutare a migliorare la sintomatologia, ma non accelerano il decorso della malattia.
Poiché è impensabile dire ad un genitore di non fare nulla, il consiglio è quello di usare un vaporizzatore o umidificatore per rendere l’aria più umida e meno secca, fare lavaggi nasali con acqua salata o soluzione salina nei neonati.
E quando è necessaria una visita dal pediatra? Non tutti i raffreddori ovviamente meritano una visita. Una visita medica è però necessaria per piccoli con meno di 3 mesi soprattutto se compare la febbre. Sempre a tutte le età se la febbre supera i 39°C , se il bambino fa fatica a respirare, presenta labbra blu, se non mangia o beve e ci sono segni di disidratazione, se è troppo sonnolento, se sono presenti altri sintomi persistenti come mal d’orecchie o tosse che dura da più di tre settimana.
Roberto dice
Concordo pienamente! Mangiare piuttosto arance, kiwi, peperoni e altri cibi ricchi di vitamina C e fare dei suffumigi con dell’acqua bollente e dei rametti di rosmarino fresco; aiutano a liberare il naso chiuso e a velocizzare la guarigione