Lo Streptococcus pneumoniae, comunemente detto pneumococco è un batterio di cui esistono diversi tipi (più di 90), ma solo una parte di essi è in grado di provocare malattie importanti.
Questo microbo può trovarsi nella gola o nel naso senza dare alcun sintomo, ma in caso di indebolimento delle difese immunitarie può essere causa di malattie anche non gravi, come otiti, sinusiti, bronchiti, ma in alcuni casi, fortunatamente non frequenti, può interessare polmoni, sangue o raggiungere le meningi ed essere responsabile di meningiti, polmoniti o infezioni diffuse a tutto l’organismo (sepsi).
In particolare lo pneumococco è responsabile di circa un terzo di tutte le otiti medie acute e molte delle sinusiti del bambino. Dopo l’otite, la polmonite è l’infezione più frequente. In realtà la polmonite pneumococcica si sviluppa più spesso nell’adulto che nel bambino.
In generale i più esposti alle infezioni da pneumococco sono i bambini nei primi 2 anni di vita o gli adulti con più di 65 anni ma anche i soggetti di qualsiasi età affetti da patologie croniche come
– cardiopatie
– malattie polmonari croniche
– malattie croniche del fegato come la cirrosi epatica
– diabete mellito
– immunodeficienze congenite o acquisite
– malattie del sangue come leucemie o linfomi
– neoplasie
– pazienti sottoposti a trapianto d’organo
– insufficienza renale cronica
Le malattie causate da pneumococco si curano con le penicilline, ma di recente sono stati isolati in molte parti del mondo pneumococchi resistenti a tale antibiotico: per questo motivo la vaccinazione è fortemente consigliata come unica e fondamentale arma di prevenzione.
Vaccino:
I vaccini, presenti ormai da molti anni, proteggono dai ceppi che più comunemente sono responsabili dell’insorgenza delle patologie.
Esistono due tipi di vaccino contro lo pneumococco, entrambi si somministrano con un’iniezione:
– il cosiddetto 7 valente coniugato è un vaccino che contiene 7 tipi di pneumococco ed è ovviamente efficace contro le infezioni dovute a quei 7 tipi di pneumococco. La sua capacità di prevenire le infezioni più gravi è molto alta (quasi il 100%); la protezione dalle otiti è invece molto bassa. Le sue caratteristiche fanno supporre che sia capace di proteggere per lungo tempo.
È disponibile da metà 2010 il vaccino coniugato 13 valente, che sostituisce il 7 valente e che garantisce la protezione contro 13 tipi di pneumococco.
-il cosiddetto 23 valente non coniugato è un vaccino usato da anni che contiene 23 tipi di pneumococco. Protegge i bambini e gli adulti ma non è efficace prima dei 2 anni di età poiché le particelle di pneumococco con cui è fatto da sole (non “coniugate”) non sono capaci di stimolare difese nei bambini più piccoli.
La risposta immunitaria si sviluppa, nei confronti di tutti i 23 componenti, circa 2-3 settimane dalla vaccinazione
Questo vaccino richiede un richiamo a distanza di 3-5 anni.
Per i bambini con meno di 5 anni con malattie croniche o situazioni che indeboliscono le difese immunitarie si utilizzano entrambi i vaccini.
Dopo i 5 anni di età viene utilizzato il solo 23 valente.
Quando vaccinare:
Gli adulti si possono vaccinare in qualsiasi momento perchè le infezioni si possono verificare in qualsiasi momento dell’anno e i vaccini sono disponibili in ogni stagione.
Per quanto riguarda invece i bambini il vaccino si esegue in 3 dosi nel primo anno di vita: al 3° al 5° e al 12° mese perché è proprio nel primo anno di vita che sono maggiormente esposti a patologie pneumococciche a causa dell’immaturità delle difese immunitarie.
Non vale più la regola adottata in passato che vanno vaccinati solo i bimbi frequentanti il nido in quanto l’esposizione al germe può avvenire in qualsiasi luogo.
Effetti collaterali
La vaccinazione antipneumococcica è di solito ben tollerata.
Nel 30-35% dei casi compare una razione infiammatoria locale di media gravità che scompare entro 48 ore.
Le reazioni generali, come febbre e mialgie sono rare.
In casi molto rari ( 1 su 10.000) si possono avere serie reazioni allergiche come: difficoltà respiratoria, orticaria, ipotensione, ecc.
Giorgia dice
Su un adulto di 48 anni il pneumococco può atrofizzare la milza ?