Sono state ridotte a dieci le vaccinazioni obbligatorie e gratuite per i minori tra 0 e 16 anni: anti-poliomielitica, anti-difterica, anti-tetanica, anti epatite B, anti-pertosse, anti-Haemophilus influenzae tipo b, anti-morbillo, anti-rosolia, anti-parotite e anti-varicella, da somministrare secondo il Calendario Nazionale Vaccinale relativo a ciascun anno di nascita. Le vaccinazioni per le quali non si è immunizzati verranno somministrate in formulazioni monocomponenti o in formulazioni combinate, senza ovviamente l’antigene cui si è immuni, mentre per i non vaccinati non saranno necessarie dieci diverse punture: sei vaccini possono essere somministrati contestualmente (vaccinazione esavalente: anti-poliomielite, anti-difterite, anti-tetano, anti-epatite B, anti-pertosse, anti-Haemophilus influenzae tipo b). Gli altri quattro vaccini possono essere somministrati con la cosiddetta quadrivalente (anti-morbillo, anti-rosolia, anti-parotite e anti-varicella).
Oltre a questi ci sono quattro vaccinazioni non obbligatorie, la cui offerta è attiva e gratuita: anti-meningococcica B, anti-meningococcica C, anti-pneumococcica e anti-rotavirus; nel caso di mancata somministrazione, non sono previste sanzioni.
Al contrario la mancata somministrazione dei vaccini obbligatori preclude l’iscrizione agli asili nido e alle scuole materne nel caso di bimbi piccoli, mentre nel caso di bambini e ragazzi più grandi, è prevista una multa da 100 a 500 euro. È decaduta la proposta al Decreto che prevedeva la sospensione della patria potestà per i genitori che non vaccinano i figli, ma questi saranno convocati presso l’Asl di competenza per sollecitarne l’esecuzione.
Sono esonerati dall’obbligo di vaccino i bambini e i ragazzi già immunizzati per aver contratto la malattia naturalmente, o quelli per cui in presenza di specifiche condizioni cliniche, le vaccinazioni devono essere evitate o posticipate.
Al momento dell’iscrizione a scuola, il Dirigente scolastico deve chiedere ai genitori o ai tutori la documentazione relativa all’alunno:
– documentazione comprovante l’effettuazione delle vaccinazioni;
– documentazione comprovante l’omissione con relativa motivazione;
– documentazione relativa all’esonero per immunizzazione per malattia naturale;
– copia della prenotazione dell’appuntamento presso l’azienda sanitaria locale
Se la documentazione non è consegnata entro i termini, il Dirigente scolastico deve dare comunicazione all’Azienda Sanitaria Locale di competenza entro dieci giorni e l’Asl dovrà contattare i genitori per un colloquio informativo.
Data la recente introduzione dell’obbligatorietà dei vaccini, nel primo anno verrà dato tempo alle famiglie di organizzarsi; per l’anno scolastico 2017-2018 basterà l’autocertificazione da fornire entro il 10 settembre 2017 nel caso di nidi e scuole d’infanzia, entro il 31 ottobre 2017 per gli altri ordini di scuola. La documentazione in originale andrà poi fornita entro il 10 marzo 2018. Per gli anni futuri la documentazione va consegnata entro le date previste per l’iscrizione a scuola, avendo tempo fino al 10 luglio per mettersi in regola. Se non si è in regola dopo questa data cadrà l’iscrizione a nidi e materne, non per altri gradi di istruzione.
La Legge prevede inoltre che il Dirigente scolastico e la segreteria amministrativa creino delle classi sulla base delle situazioni cliniche dei bambini mettendo insieme minori con uno stato di salute simile (ad esempio immunodepressi) solo con minori vaccinati o immunizzati. Inoltre il Dirigente scolastico, entro il 31 ottobre di ogni anno, deve comunicare all’ASL le classi in cui sono presenti più di due alunni non vaccinati.
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