Ho più volte trattato l’argomento “mal di pancia”, ho scritto post sulle possibili cause, dall’appendicite all’intolleranza al glutine o al fruttosio o l’acetone se al mal di pancia si associano mal di testa e nausea. Ma spesso la causa rimane sconosciuta.
I dolori addominali ricorrenti sono un disturbo che si manifesta con una certa frequenza nei bambini di età superiore ai 2-3 anni. Essi insorgono senza alcuna causa apparente, sono in genere poco intensi (raramente hanno caratteristiche crampiformi), vengono segnalati dai più grandicelli come una sensazione fastidiosa di peso. I bambini non mostrano particolari segni di sofferenza e, alla richiesta di localizzare la sede del dolore, indicano la zona dell’ombelico. Può durare pochi minuti o alcune ore.
A volte il bambino sembra dimenticarsene, mentre gioca, per poi ricordarsene appena scompare la distrazione.
Sono una dei maggiori motivi di accesso in pronto soccorso. Spesso alla dimissione la diagnosi è “coprostasi”, ovvero accumulo di feci. Bimbi che apparentemente si scaricano regolarmente ma probabilmente in maniera incompleta.
In altri casi è difficile individuare le cause che però potrebbero essere legati a stress emozionali.
Molti bambini durante la settimana si lamentano di mal di pancia prima di recarsi all’asilo o a scuola, oppure accusano i dolori durante la mattinata inducendo gli insegnati alla “telefonata a casa”. Spesso i genitori sono scettici sulla diagnosi di mal di pancia causato da emozione o da ansia da scuola in quanto il bambino sembra andare volentieri. In realtà la componente emotiva, qualche volta, è più evidente proprio in quei bambini puntigliosi che vanno volentieri e sono bravi a scuola.
In tal caso l’ansia e la tensione non sono quindi legate al rifiuto dell’asilo o della scuola, ma alla particolare situazione e al desiderio di “far bene”. Anzi, in genere, quelli che vanno malvolentieri, qualche volta inventano il mal di pancia, quelli bravi invece ne soffrono veramente.
In genere questi “mal di pancia” non devono preoccupare e anche se sono associati al rifiuto della colazione non bisogna insistere ma piuttosto fornire una merenda più consistente per la metà mattina.
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