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La gastroenterite da rotavirus

24 Febbraio 2014 by Mamma Medico 4 commenti

diarrea

Tra tutti i virus intestinali che colpiscono i bambini, il rotavirus è uno dei più diffusi e pericolosi: è ritenuto il principale responsabile della mortalità per infezioni gastro-enteriche nei paesi in via di sviluppo. Esiste in diverse forme, ma l’infezione è pericolosa solo quando provocata dai rotavirus A (e in misura minore da quelli B e C). È la causa più comune di gastroenteriti virali fra i neonati e i bambini al di sotto dei 5 anni, ma l ‘aver contratto il virus una volta non dà immunità sufficiente, anche se le infezioni che si contraggono negli anni successivi e in età adulta tendono a presentarsi in forma più leggera. È  attivo tutto l’anno, con un picco stagionale nel periodo tra novembre e marzo.
La principale via di trasmissione del virus è quella oro-fecale, ma qualche volta la diffusione può avvenire anche per contatto e per via respiratoria. La diffusione da persona a persona attraverso la contaminazione delle mani è probabilmente la più diffusa negli ambienti comunitari, in particolare negli asili nido. Nelle mense e negli altri luoghi di ristoro, il rotavirus può essere trasmesso quando gli alimenti sono maneggiati da un’operatore infetto che non si sia lavato accuratamente le mani.
L’ incubazione è di circa due giorni, dopo i quali insorgono i sintomi: febbre, disturbi gastrici, vomito e diarrea acquosa. La fase acuta dura circa 48 ore, in seguito alle quali gli attacchi di vomito e le scariche tendono a calare di frequenza.
Una normale infezione da rotavirus persiste dai 7 ai 10 giorni, durante i quali il bambino risulterà essere inappetente e privo di forze. Nella maggior parte dei casi, quando si sviluppa una forma blanda di diarrea, i malati guariscono senza alcun trattamento. Tuttavia, una diarrea acuta può portare alla grave complicanza della disidratazione. Nei bambini colpiti da rotavirus è frequente pertanto il ricovero in ospedale (circa un caso ogni 30) a causa di una inidonea assunzione di liquidi.
All’insorgere dei primi sintomi è opportuno pertanto intervenire interrompendo o riducendo al minimo l’alimentazione del bambino. Per i lattanti non è necessario sospendere la somministrazione del latte ma è bene ridurre la durata delle poppate finché non si ridurranno le crisi di vomito. Per i bambini più grandi è fondamentale preferire cibi secchi e leggeri, ma se durante la fase acuta il bambino è inappetente, è sempre meglio non forzarlo a mangiare. Indispensabile però mantenere una buona idratazione con acqua a piccoli sorsi. Quando la febbre supera i 38 gradi si può somministrare del paracetamolo (non in supposte : verrebbero eliminati prima ancora di essere stati assorbiti dall’intestino).
Nei giorni successivi, unitamente alla graduale ripresa dell’alimentazione, è possibile somministrare dei preparati probiotici o soluzioni saline
Prevenzione e vaccinazioni contro il rotavirus:
Non esistono misure efficaci per eliminare completamente l’infezione da rotavirus o la sua diffusione. Lavarsi le mani con il sapone o con altri detergenti non uccide il virus, ma può limitarne la diffusione. Per prevenire la diffusione delle malattie diarroiche in generale è fondamentale mantenere buone condizioni igieniche sia a casa che nelle comunità.

Per quanto riguarda invece il vaccino, la situazione ancora oggi è controversa: nel 1999 un vaccino altamente efficace contro il rotavirus, è stato ritirato dal mercato dopo meno di un anno dall’immissione in commercio negli Stati Uniti, a causa della sua associazione con casi di invaginazione intestinale.

Nel 2006 sono stati brevettati altri due vaccini antirotavirus, ambedue a base di virus vivi attenuati, da somministrare per via orale. Nonostante per  entrambi i vaccini, un’attenta sorveglianza non ha rivelato alcun aumento del rischio di invaginazione intestinale nei gruppi vaccinati, c’è ancora molto scetticismo e i pediatri esprimono pareri discordanti nel consigliarlo o meno ai bimbi italiani.

 

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Commenti

  1. Anna dice

    12 Settembre 2014 alle 16:16

    ho appena ritirato gli esami del mio bambino è risultato positivo l’esame da rotavirus.. oltre alle file di fermenti lattici e ad evitare latte e latticini
    come posso alimentarlo? premetto che sono 3 giorni che non ha diarrea e 5 giorni che non ha vomito e febbre…

  2. Mamma Medico dice

    12 Settembre 2014 alle 23:20

    io credo una normale alimentazione usando il buon senso. pensa che durante brutte gastroenteriti dei miei figli da piccolissimi in cui volevano solo il latte, bè, io non lo eliminavo. dipende da quello che gradisce il bambino e dall’età che ha. 3 giorni senza diarrea si può provare a iniziare con cibi solidi (pane, pasta, riso in bianco o con condimenti leggeri, carne bianca etc )

  3. Fraga dice

    15 Giugno 2016 alle 23:39

    Mah, dopo un consulto con la pediatra abbiamo deciso di vaccinare entrambi i nani. Un po’ perché avrebbero frequentato il nido e un po’ perché l’esperienza del primogenito del mio compagno era stata assolutamente terribile. A seguito di una gastroenterite da rotavirus è stato ricoverato una settimana per una neutropenia che gli sballato il sistema immunitario. In particolare nano1 alla nascita (a termine) pesava 2,350 kg perciò il vaccino è stato gratuito, nano2 pesava 2,7 kg ma lo abbiamo fatto ugualmente e posso affermare “gastroenterite questa sconosciuta!”. Ora vai a sapere se grazie al vaccino o al loro sistema immunitario. Certo sono bambini che non hanno quasi perso un giorno di nido e di scuola materna.

  4. tina dice

    25 Maggio 2018 alle 00:56

    Dopo bacino per morbillo a 13 cessino mese tra 1 settimana la mia bimba stava per morire. Aveva rottavirys. Sistema immunitaria zero, anticorpi niente, neutropenia……

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