A casa nostra non c’è mai stato il rito della lettura serale. Supernano è sempre stato un nottambulo per cui non c’era spazio anche per leggere quando dopo numerose urla riuscivo a metterlo a letto. Microba invece pretende che canti prima della nanna. Ho provato a leggere in altre occasioni con poco successo e solo con microba che ama molto sfogliare da sola i libri e raccontarsi delle storie. Leggere con un bambino vuol dire contribuire in modo determinante alla crescita delle sue capacità cognitive e relazionali.
Leggere con un bambino e’ importante per moltissimi motivi:
- fin da prima di nascere è in grado ed è contento di ascoltare la voce umana, sia che questa gli parli, gli canti, gli racconti o gli legga una storia
- leggere e raccontare a un bambino significa creare con lui un intenso e speciale rapporto di intimità; inoltre condividendo libri e storie l’adulto cresce insieme al bambino
- attraverso il libro si migliora il tempo di attenzione del bambino, si crea l’abitudine all’ascolto, si sviluppa la sua capacità immaginativa
- nei primi anni di vita le capacità di apprendimento linguistico del bambino sono molto elevate, ma lo sviluppo del linguaggio è tanto più ricco quanto più numerose e varie sono le occasioni di scambio verbale che gli sono offerte
- Attraverso il libro il bambino è invogliato a ripetere le parole che ascolta, a memorizzarle e a farle entrare nel suo lessico abituale
- attraverso le storie il bambino impara a creare collegamenti tra il proprio vissuto e gli avvenimenti raccontati
- il rapporto quotidiano con il libro, la familiarità con la lettura costituiscono la premessa ideale per la lettura individuale quando sarà grande
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