In genere quando in casa arriva un fratellino il primo pensiero è la gelosia del maggiore verso il nuovo arrivato e man mano che il piccolo cresce è sempre il maggiore a fare i dispetti, a non prestare i giocattoli e talora ad alzare le mani. A casa nostra è il contrario. Supernano è sempre stato molto bravo e molto paziente verso la sua sorellina che invece non lo ripaga con la stessa moneta. Pur cercandolo e volendogli molto bene, è prepotente e spesso lo colpisce senza un motivo con i giocattoli. È normale? Cosa si può fare?
In realtà non esiste tra fratelli un rapporto privo di conflittualità, il confronto è inevitabile, si è alleati e contemporaneamente si è nemici. D’altra parte il litigio è palestra di vita, opportunità di crescita, una sorta di gioco per il bambino, per provarsi, per provare l’altro e per mettere alla prova i genitori. L’importante è fare in modo che la situazione non degeneri in violenza.
In una famiglia con più fratelli la rivalità è presente soprattutto tra il bambino più piccolo e quello più vicino a lui per l’età. Quando invece il distacco è di 4 anni o più, la competizione tende a ridursi in quanto le loro esigenze ed attività sono diverse.
Consigli per i genitori – Innanzitutto i genitori devono essere consapevoli del fatto che i litigi tra i figli sono inevitabili.
- Lasciare che i figli si confrontino, esprimendo sentimenti di gelosia e di rabbia, permettendo loro di gestire autonomamente, senza interferenze, i momenti di tensione. La mediazione degli adulti si renderà necessaria solo per evitare che le liti degenerino in vere e proprie risse, con pugni, schiaffi e parole offensive
- Evitare favoritismi e confronti di qualsiasi genere
- Stabilire regole ben precise ed eventuali punizioni nel caso di mancato rispetto
- Evitare punizioni fisiche e incoraggiare i figli a risolvere da soli le proprie divergenze
- Se il litigio scaturisce da un conflitto importante è opportuno parlarne in modo che ogni bambino esprima le proprie ragioni e per cercare di trovare una soluzione invece di un colpevole
- I genitori per primi dovrebbero dare l’esempio di saper affrontare i problemi quotidiani attraverso il dialogo
- Spesso la noia è causa di litigi e si può prevenire organizzando attività per la famiglia nel tempo libero
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