In genere i bimbi scappano terrorizzati alla vista di un’ape, una vespa o un calabrone, ma proprio questo correre, urlare o peggio tentare di colpire l’insetto, determina una maggior tendenza a pungere. Api, vespe, calabroni iniettano nella pelle un veleno con il loro pungiglione, causando problemi nella sede della puntura. Solo in casi rari, in soggetti allergici, si possono avere reazioni anche molto gravi.
SINTOMI
Nella sede della puntura si ha arrossamento, gonfiore, dolore. Il dolore scompare di solito entro 2 ore dalla puntura, il gonfiore invece può aumentare ancora nelle 24 ore successive. Se è presente un punto nero si tratta del pungiglione. Solo un’ape può lasciare il pungiglione. Se si viene punti da un calabrone i sintomi possono essere anche di tipo generale, come vomito, diarrea, febbre, mal di testa. Questi non sono da confondere con un’ allergia in quanto si tratta delle conseguenze dovute ad una grande quantità di veleno iniettato attraverso la puntura dll’insetto. Sintomi generali possono insorgere anche quando le punture, pur non essendo di un calabrone, sono molteplici. Le punture sulla lingua o nella bocca potrebbero provocare problemi di respirazione.
COSA NON FARE
Non si deve mai schiacciare la pelle intorno alla puntura per cercare di estrarre il pungiglione né grattare l’area colpita, tali manovre aumenterebbero il pericolo di infezione e favorirebbero la diffusione del veleno nell’organismo.
COSA FARE
Portate subito il bambino al pronto soccorso se in precedenza ha avuto una reazione allergica grave alla puntura di un’ape oppure se compaiono comunque sintomi di allergia. Negli altri casi, meno gravi, è necessario cercare di togliere il pungiglione con una pinzetta o un ago sterile come se si togliesse una scheggia. Applicate il ghiaccio nella zona dove è avvenuta la puntura e una pomata all’acido borico o stick appositi per il dopo puntura (si comprano in farmacia).
È necessario chiamare il medico se non si riesce a togliere il pungiglione, se il gonfiore continua ad aumentare passate 24 ore, se il dolore persiste oltre 2 ore dalla puntura (in tal caso potrebbe essere necessaria l’assunzione di antistaminico o cortisone localmente o per bocca).
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