Ma cosa proporre ai piccoli? Nei primi 4-5 anni di vita è indispensabile favorire la conoscenza del proprio corpo nello spazio e migliorare la coordinazione neuromotoria; pertanto sono utili i corsi di ginnastica propedeutica o gioco danza; uno sport completo, che può essere praticato fin da piccolissimi è poi il nuoto poiché per il bambino l’acqua è l’ambiente più naturale. In seguito, si possono cominciare a praticare anche sport più specialistici e di squadra come calcio, pallavolo, pallacanestro, pallanuoto, rugby, pallamano e hockey: sono discipline che uniscono impegno atletico, aspetto ludico e spirito di squadra. Oltre i 9-10 anni si possono praticare anche a discipline più specializzate, che richiedono anche il contemporaneo utilizzo di un attrezzo: scherma, tennis, tiro con l’arco.
Ma non solo i bimbi sani possono praticare sport; anche l’80% dei bambini con malattia cronica può praticare un’attività fisica che può rientrare anche nel piano terapeutico. Non c’è uno sport specifico da consigliare ad un bambino affetto da malattia cronica: bisogna seguire le inclinazioni e le aspirazioni del bambino consigliando gli sport che incrementino l’autostima per superare molte delle difficoltà che la malattia crea ma contemporaneamente evitando le attività pericolose per la malattia stessa.
Mamma Avvocato dice
Verissimo!! Noi ci stiamo informando per il nuoto, come lo scorso anno, vista anche la ancora tenera età del nano.
MartaVi dice
Condivido pienamente!Anch’io sono del parere che lo sport è importante ed è meglio iniziare da piccoli. Io ho una bimba di 2 anni, e anche se è ancora piccola prossimamente mi informerò per il nuoto, anche se magari organizzano corsi adatti ai bimbi piccini. Credo che il nuoto sia tra gli sport più completi soprattutto se devono iniziare da piccoli.
Viviana B dice
Parole sacrosante! Lo sport – qualsiasi sport! – è un toccasana per i bambini, non soltanto perchè permette loro di svilupparsi in modo sano dal punto di vista fisico, ma anche perchè li porta al confronto con i coetanei ed offre loro una valvola di sfogo dell’energia più che salutare.
Le arti marziali sono a volte guardate con sospetto dai genitori, ma si tratta di un’attività fisica (e intellettiva) estremamente completa ed adattissima anche ai bambini piccoli.
Mamma Medico dice
@marta, in molte piscine i corsi partono dai 3 mesi d’età. il problema è che fino ai 3 anni (o poco meno, dipende dai bambini e se è contemplato il corso di “distaccamento”) un adulto deve entrare in acqua con il piccolo
@viviana, se mio figlio non facesse tanto sport, che adora, in inverno ci spareremmo…