In 7 anni di blog non sono mai stata così tanto assente volontariamente dal web. È capitato un mese, due, quindici giorni ma mai per oltre 4 mesi. Esattamente l’ultimo post è del 28 agosto.
Mesi molto intensi e impegnativi, mesi di fatti, mesi di nuove strade, nuovi progetti, nuove scelte. Racconterò tutto. Prima o poi. Perché il blog è il mio diario. Il diario per i ricordi dei miei figli.
Ed è per questo che non ho mai pensato di chiuderlo anche se in realtà il mio essere “mammamedico” è oggi molto diverso da 7 o anche 3 anni fa.
Per aggiornarmi, per prendere spunti, monitoro altri blog, gruppi fb, forum di mamme, ma ormai non mi riconosco più. E quando non ti riconosci perdi entusiasmo e tutto viene “a noia”.
Non ne posso più di cacche e “vomitini”, di macchie cutanee e febbri. Ma soprattutto non ne posso più di nuove e vecchie ansie materne. Perché passi per le malattie, ma agitarsi perché in vacanza il piccolo non dorme, perché non si trova la pappetta preferita, perché la nonna regala un giocattolo di plastica invece che uno montessoriano, ecco, non lo tollero più. Continua a leggere: Dal 2017 al 2018…
6 anni
6 anni e il primo numero con la pancia, quella pancia che tu, da impulsiva quale sei, usi per fare, dire, anche ferire.
6 anni e la scuola elementare vicinissima, perché “le maestre dell’asilo mi piacciono, ma io voglio conoscere gente nuova”.
6 anni e il buco alle orecchie che mi chiedi ricordando con insistenza di una promessa che mi hai estorto a 3 anni.
6 anni e leggi e scrivi perché quando ti incaponisci, nel bene e nel male, ci riesci.
6 anni e non sei più infante ma passata a scolara anche sulla carta d’identità appena rifatta.
6 anni e stai crescendo; sei grande quando vuoi tu, fai domande su argomenti più grandi di te, ma poi i capricci sono ancora dietro l’angolo e hai bisogno ancora tanto della tua mamma perché “mi manchi moltissimo quando sei al lavoro”.
6 anni e le confidenze con le amiche.
6 anni e i fidanzati che “se non mi vuole più pazienza, me ne trovo un altro”.
6 anni di scarpe e vestiti nuovi altrimenti “sono bruttissima”.
6 anni di smalti e di “posso truccarmi?”
Ma anche 6 anni di libri e lavoretti
6 anni di bicicletta rigorosamente senza rotelle, di corse in monopattino
6 anni e tanta fantasia
6 anni e tante chiacchiere immaginarie
6 anni di gelosia
6 anni di “non ti voglio più, non ti sopporto più”
6 anni di “ti adoro” e di “sei bellissima oggi”
6 anni di te, di me, di noi.
Auguri mia piccola grande microba pazzerella!
Fibre di amianto nel Das usato dai bimbi italiani tra il 1963 e il 1975
La notizia è stata riportata ovunque: nel Das usato dai bambini fra il 1963 e il 1975 sono state ritrovate fibre d’amianto.
Il Das è la più conosciuta pasta per modellare con cui da decenni hanno “creato” e creano tutt’ora bambini ed insegnanti e sapere che un prodotto così usato e apparentemente innocuo possa essere addirittura mortale deve aver fatto tremare e non poco, molti. E in effetti anche a me sono venuti i brividi nel pensare che sia io che papàchef abbiamo incominciato l’asilo solo un anno dopo l’annata incriminata; ricordiamo entrambi benissimo tutti i lavoretti fatti con tanto amore per le varie feste. Speriamo che non avessero ancora di scorta qualche confezione degli anni precedenti!
Lo studio sulle fibre di amianto nel Das è stato pubblicato sulla rivista ‘Scandinavian Journal of Work Environment and Health’, firmato dai ricercatori italiani dell’Istituto per lo studio e la prevenzione oncologica (Ispo), dell’Asl e dell’Università di Firenze. Il lavoro ha rilevato la presenza, tra il 1963 e il 1975, di amianto nel Das, a suo tempo prodotta dalla ditta Adica Pongo di Lastra a Signa, chiusa dal 1993. La ricerca è stata resa possibile grazie al contributo fornito da alcuni ex dipendenti e al ritrovamento delle fatture dell’acquisto dell’amianto, oggi depositate nell’Archivio di Stato di Torino insieme alla documentazione del produttore, l’Amiantifera di Balangero. Sofisticate analisi di laboratorio sui prodotti originali hanno confermato la presenza della sostanza.
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