Ho sempre detestato mangiare in mensa e ancora adesso evito la mensa dell’ospedale. Sono fissata o viziata? Forse entrambe, ma la mia antipatia nasce dai tempi della scuola elementare.
Allora non esisteva il tempo pieno, i bambini uscivano alle 12.30 e trovavano la mamma con il piatto pronto; quei pochi bambini con le mamme lavoratrici senza nonne a disposizione frequentavano il doposcuola e mangiavano in mensa. Il termine baby sitter neppure si conosceva.
Erano dei “poveri bambini”. Io facevo parte di quel gruppo. Mia mamma non lavorava ma non riusciva a venire a prendermi alla fine delle lezioni perché c’era mia sorella piccola e sempre malata. Non vi dico il mio stato d’animo. In mezzo a bambini che nulla avevano a che fare con me, costretta a stare al doposcuola per mia sorella di cui non potevo essere gelosa senza sentirmi in colpa, perché appunto malata (nulla di che, ma con gli occhi di una bambina mi sembrava sempre in punto di morte) per di più dovendo mangiare cibi che non mi piacevano per nulla.
Appresi quindi con enorme gioia la chiusura della mensa, a metà anno, causa alcuni casi di epatite.
Continua a leggere: Indagini in corso sulla qualita’ del cibo nelle mense scolastiche…
W l’Italia telematica…
Sono stata assente dal blog e dovrei tornare con qualche argomento leggero. E invece no. Sono arrabbiata, molto arrabbiata e qualcuno mi deve pure sopportare. Negli ultimi mesi e in parte probabilmente anche in quelli futuri, due sono e saranno gli argomenti caldi nei vari blog al femminile: la novità dell’iscrizione online alle varie scuole e l’organizzazione delle ferie estive dei nostri bambini.
Non ho mai scritto né dell’uno né dell’altro perché Supernano frequenta già la prima elementare e lo scorso anno mi sono recata personalmente presso la segreteria della scuola elementare di zona a portare la domanda. Il pagamento della mensa avviene con domiciliazione bancaria e l’unico attimo di smarrimento l’ho avuto ad inizio settembre scorso quando non avevo ricevuto il bollettino per l’iscrizione al pre-scuola. Problema risolto recandomi anche in quel caso personalmente negli uffici del comune. Alla scuola materna qualsiasi bollettino extra veniva consegnato direttamente dalla scuola e bastava riconsegnarlo pagato dopo quelle circa 12 ore trascorse in posta. Insomma tutto compilato manualmente e tutto consegnato a mano. Ma quest’anno no.
La fretta e la calma
Ottobre 2011: Questa mattina ore 7.45 al nido. Cerco di spogliare microba il più in fretta possibile senza però farglielo capire: sono come al solito in mega ritardo e come al solito non sarò mai al lavoro per le 8, quando arriva correndo un papà portando in braccio un bimbo come un pacchetto. Aveva un taxi fuori che l’attendeva perché da lì a poco avrebbe dovuto prendere un aereo. Ed era sicuramente più in ritardo di me. Ha mollato il pacco, ooops, il figlio, ancora “imbacuccato” e piangente nelle mani di una comprensiva educatrice ed è scappato via. Microba osservava la scena molto perplessa e sul punto di piangere anche lei. Ho lasciato anche io la piccola all’educatrice, che con entrambi i bimbi in braccio è entrata in classe, e sono scappata verso l’ospedale. Per fortuna i miei pazienti per la maggior parte sono vecchietti e si inteneriscono sentendo parlare di bimbi e scuole…