Quando qualche giorno fa, quando scrissi un post sul vaccino della pertosse realizzai che però non ne avevo mai scritto uno sulla pertosse. Mi ripromisi di farlo ed una bozza era anche pronta per la pubblicazione quando mi accorsi di essere scollegata dalla linea telefonica e quindi anche da internet. Siamo rimasti isolati per ben 5 giorni. Ma di questo e della mia arrabbiatura, avrò modo di parlare…
Torniamo alla “nostra” pertosse: definita volgarmente “tosse canina”, è una malattia infettiva, molto contagiosa,causata da un batterio, la Bordetella pertussis, che si localizza preferibilmente nelle cellule di rivestimento dell’apparato respiratorio. Ha un’incubazione variabile da 1 a 3 settimane e si trasmette dal malato al sano attraverso le goccioline di saliva emesse con la tosse, gli starnuti o anche semplicemente parlando.
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Infezioni respiratorie e prescrizione di antibiotici evitabili
Con la stagione invernale ormai alle porta stanno per bussare inevitabilmente anche virus e microbi vari. E inevitabilmente i nostri bambini ingurgiteranno farmaci su farmaci, soprattutto antibiotici, spesso assolutamente inutili. Se n’è parlato e se ne parla tanto, anche io ho scritto numerosi post, le mamme si definiscono tutte contrarie, ma come mai al momento buono, loro, i “fantastici” antibiotici compaiono nelle nostre case? Un gruppo di ricercatori statunitensi di Seattle ha pubblicato un lavoro sulla rivista Pediatrics, in cui viene segnalato che sono quasi 11,4 milioni le prescrizioni di agenti antimicrobici nei bambini che potrebbero essere evitate; secondo questi studiosi gli antibiotici sono spesso prescritti per infezioni acute del tratto respiratorio, anche se molte di queste sono virali.
I ricercatori hanno quindi condotto uno studio per determinare i tassi di prevalenza batterica nelle infezioni respiratorie e confrontarli con i tassi di prescrizione nazionale di antibiotici.
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Morsicatura di cane: cosa fare?
Il morso di un cane provoca una dolorosa lesione della cute che può essere più o meno ampia e più o meno profonda ma che va comunque trattata nel modo corretto per evitare eventuali conseguenze, anche serie. Le ferite da morso di cane infatti possono facilmente infettarsi a causa dei batteri, presenti nella bocca e sui denti dell’animale, che vengono trasferiti per contatto sulla cute dell’uomo. Il primo dubbio da risolvere è pertanto se può essere sufficiente una disinfezione casalinga oppure se è comunque meglio rivolgersi al pronto soccorso.
In ogni caso la prima cosa da fare quando si viene morsi da un cane è il lavaggio prolungato della ferita con acqua del rubinetto (o soluzione fisiologica se disponibile), in modo da eliminare il più possibile eventuali residui e batteri presenti nella ferita e successivamente disinfettare con acqua ossigenata.
Spesso una ferita da morso va incontro ad infezione proprio perché queste prime operazioni di pulizia non vengono effettuate in modo corretto. Se la morsicatura é avvenuta attraverso gli indumenti del bambino, la carica infettante dei denti dell’animale è ridotta.
L’accesso al pronto soccorso è fondamentale nel caso di ferite estese o di morsi da parte di animali non vaccinati o selvatici.
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5 Maggio: giornata per l’igiene delle mani
Che il lavaggio delle mani sia una delle pratiche più importanti sia in ambito sanitario che nel nostro quotidiano è noto da tempo: io ne ho già trattato qui. Torno oggi sull’argomento in quanto ricorre la Giornata mondiale dell’igiene delle mani.
Questo evento, lanciato per la prima volta nel 2009 dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, ha lo scopo di migliorare in tutto il mondo l’igiene delle mani in modo da ridurre le infezioni e migliorare la sicurezza di pazienti e operatori sanitari nei luoghi di cura.
Le mani sono un ricettacolo di germi; circa il 20% sono microrganismi non patogeni, cioè che risiedono normalmente sulla cute senza creare danni. A questi, però, possono aggiungersi virus e batteri che circolano nell’aria o con cui veniamo in contatto toccando le più diverse superfici.
I germi infatti possono sopravvivere per ore sulle superfici: giocattoli, telefoni, maniglie, tavoli, tastiere del computer, asciugamani o altri oggetti e da qui essere trasmessi al naso, alla bocca o agli occhi, attraverso le nostre mani.
Questi germi possono essere responsabili di molte malattie, dalle più frequenti e banali, tipo influenza o raffreddore, ad altre più severe (tifo,epatite A, colera, toxoplasmosi etc…).
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Salviette detergenti per neonati possibile causa di dermatiti
Quando tempo fa scrissi un post sull’igiene del bambino, parlai anche dell’uso delle salviettine detergenti che andrebbe però limitato al cambio del bebè fuori casa; in realtà il consumo di questo prodotto fra i neonati, ma non solo, dimostra che non è così.
Basti pensare che spesso anche nelle scuole dell’infanzia oltre alla richiesta di carta igienica e fazzoletti di carta si aggiunge quello delle salviettine detergenti. E con l’aumentato uso di tali prodotti si sta verificando anche un crescente numero di disturbi alla pelle che vanno dalle dermatiti fino a secrezione di liquido biancastro che spesso indica un infezione di carattere batterico.
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