In 7 anni di blog non sono mai stata così tanto assente volontariamente dal web. È capitato un mese, due, quindici giorni ma mai per oltre 4 mesi. Esattamente l’ultimo post è del 28 agosto.
Mesi molto intensi e impegnativi, mesi di fatti, mesi di nuove strade, nuovi progetti, nuove scelte. Racconterò tutto. Prima o poi. Perché il blog è il mio diario. Il diario per i ricordi dei miei figli.
Ed è per questo che non ho mai pensato di chiuderlo anche se in realtà il mio essere “mammamedico” è oggi molto diverso da 7 o anche 3 anni fa.
Per aggiornarmi, per prendere spunti, monitoro altri blog, gruppi fb, forum di mamme, ma ormai non mi riconosco più. E quando non ti riconosci perdi entusiasmo e tutto viene “a noia”.
Non ne posso più di cacche e “vomitini”, di macchie cutanee e febbri. Ma soprattutto non ne posso più di nuove e vecchie ansie materne. Perché passi per le malattie, ma agitarsi perché in vacanza il piccolo non dorme, perché non si trova la pappetta preferita, perché la nonna regala un giocattolo di plastica invece che uno montessoriano, ecco, non lo tollero più. Continua a leggere: Dal 2017 al 2018…
MammacheBlog autunno 2016
Sono una piccola blogger amatoriale, ma nonostante curi il blog nei ritagli di tempo e non abbia grandi aspirazioni (bè, no, dai, qualcosina si, tipo far decollare la app SOS MEDICO…) ci tengo “ad esserci”. Dove? Ovviamente al mammacheblog. Il più grande raduno di mamme blogger organizzato da fattore mamma. C’è ogni anno, in autunno e primavera. E oggi io c’ero.
E c’ero fin dalla primissima mattinata. Non potevo mancare per nessun motivo infatti alla “colazione con Claudia de lillo”, la mitica mamma di nonsolomamma. È sempre un piacere incontrarla, sentirla e ancor più piacevole è sapere che si ricordava del nostro precedente incontro. Quando l’ho raccontato a mia figlia, sua piccola fan, mi ha risposto semplicemente “wow”. Che di semplice non aveva nulla.
Salute e internet: le regole antibufala
Ne ho già scritto ma “ripetita iuvant”. Con la salute non si scherza e va bene informarsi, ma che le informazioni siano corrette. Sto parlando del tanto famoso “Dottor Google”. Oggi è di gran moda per ogni cosa consultare in prima battuta i siti online, i forum, i gruppi di Fb. Il 74% degli italiani considera internet un punto di riferimento utile per ottenere informazioni in tema salute, ma il rischio di incappare in vere e proprie bufale è dietro l’angolo. Non sempre infatti quello che si legge è corretto, vuoi proprio per quanto scritto, vuoi perché ogni caso e quindi ogni persona è diversa, vuoi perché spesso chi legge non ha le competenze per interpretare in maniera corretta. Io stessa, medico reale e “virtuale” ho più volte precisato che le informazioni scritte sul mio blog e sulla mia app non devono in nessun modo sostituire il consulto reale.
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Mammacheblog: io c’ero
Ormai sono una veterana del mammacheblog. Ogni anno aspetto con trepidazione la pubblicazione della data in modo da essere libera da impegni lavorativi. Poi sistematicamente riesco a partecipare solo alla giornata del sabato, ma meglio di nulla. Quest’anno poi avevo un’attiva accompagnatrice: Microba.
Ricordandosi di quanto si fosse divertita l’anno prima, ha voluto partecipare fin dall’inizio della giornata rinunciando al suo amato corso di nuoto. Mi ha salutato senza le solite smancerie e fin da subito si è trovata in sintonia con le altre bimbe e con le bravissime ragazze dell’animazione. Ha partecipato con passione al laboratorio organizzato grazie a fabbri sulla preparazione dei ghiaccioli (unico neo non essere poi riuscita a mangiarli) e si è rammaricata che non l’avessi iscritta al laboratorio di cucina. Ma mi sono svegliata troppo tardi e non c’erano più posti. Continua a leggere: Mammacheblog: io c’ero…
Assenze…
Sono sparita. Oltre un mese è volato presa dal solito e non. Dovrei scrivere “è successo a febbraio e marzo” ma non sono abituata. Io mi butto nelle cose, mi arrabbio per incastri e contrattempi ma poi risolvo e archivio. Anche nella mia mente. E faccio la stessa cosa con le spese. Passo ore a fare conti a risparmiare e valutare se posso permettermi determinate cose, ma una volta usciti i soldi non chiedetemi quanto mi è costata una determinata cosa perché ho già rimosso.
Non sto quindi a tediarvi con le ansie perché ho rischiato che non mi rinnovassero il contratto in Pronto Soccorso, perché per fortuna all’ultimo momento tutto si è risolto e per un altro anno sono a posto; stiamo facendo dei lavori in casa nati sotto una cattiva stella con moltissimi contrattempi, ma ad un certo punto la stella ha ripreso a brillare. Ora mi aspettano le odiose pulizie “di Pasqua”.
Rimandate a dopo Pasqua però.
Il papà di un’amica seriamente malato. Ma per questo purtroppo nulla di buono si prospetta all’orizzonte.