In questi giorni di gran caldo sui vari forum e gruppi fb è tutta una richiesta di aiuto e informazioni da parte di genitori preoccupati perché i propri figli rifiutano il cibo. E via di giochini e escamotage.
Io, mamma ormai di bambini grandi, ho fatto l’abitudine a questi periodi. E ho imparato a non farmi neppure troppe domande sul come possano resistere intere giornate con quantità di cibo di un uccellino. Poi leggo dell’indagine condotta in Gran Bretagna e rifletto che forse quelli “sbagliati” siamo noi genitori che abbiamo un alterato rapporto con il cibo fornendo porzioni esagerate e credendo che i bambini si nutrano poco se le porzioni non vengono consumate.
Da un’indagine condotta dal forum Infant and Toddler in Gran Bretagna è emerso infatti che l’80% (4 su 5) dei genitori dà troppo cibo ai propri bimbi, esagerando con le quantità. Il 73% teme che il proprio bambino non mangi abbastanza e ben il 36% usa cibi non salutari (dolci ad esempio) per calmarlo, ad esempio per un capriccio. Dai dati raccolti è stata redatta poi una guida illustrata (www.infantandtoddlerforum.org) che fornisce i consigli per evitare di ”far abbuffare” i propri figli.
Continua a leggere: Bambini e cibo: spesso le porzioni sono esagerate…
L’alimentazione dopo l’anno d’età
I principali cambiamenti nell’alimentazione, dopo l’anno di età, riguardano soprattutto il progressivo inserimento di tutti gli alimenti in forma solida nella dieta ma anche l’adattamento alla frequenza dei pasti dell’adulto. Mentre durante il primo anno di vita le mamme si rivolgono al pediatra anche per l’alimentazione, dopo il primo anno in genere si dà al bambino quello che mangiano i genitori e ciò che la famiglia è abituata a mangiare. Da qui le ansie genitoriali in quanto spesso a questa età il bambino non mangia o rifiuta i cibi proposti. Spesso infatti è interessato e distratto dal mondo che lo circonda, ed il cibo non è più il suo interesse principale. Inoltre in questo periodo cala la velocità di crescita, e quindi può ridursi anche l’ appetito. Il passaggio poi ad una alimentazione diversa può richiedere un certo periodo di adattamento.
Questa “inappetenza” di solito non lascia conseguenze, ed infatti la crescita continua ad essere regolare. Durante il primo anno di vita il neonato triplica il suo peso alla nascita. È sbagliato aspettarsi la stessa velocità di crescita dopo il compimento del primo anno di vita in quanto tra i 12 e i 24 mesi il peso deve aumentare poco più del 20%.
L’alimentazione deve essere variata e ben bilanciata alternando quotidianamente tutti i principi nutritivi in quantità adeguate per evitare carenze. Continua a leggere: L’alimentazione dopo l’anno d’età…
Mangiare lentamente aiuta a non ingrassare
Adesso ho capito perché i miei bambini sono così snelli: perché sono lenti nel mangiare. Lo scrivo sorridendo anche se quando a tavola passano 2 ore esatte proprio da ridere non mi viene.
Leggo la notizia prendendola come al solito “con le pinze”. Secondo uno studio pubblicato sulla rivista Pediatric Obesity e condotto da un team di ricercatori della University of California a San Diego aspettare 30 secondi tra un boccone e il successivo aiuterebbe i bambini ad avvertire la sazietà e a non mangiare troppo.
Per un anno è stato seguito un gruppo di bambini di età compresa fra 6 e 15 anni. a metà di loro è stato chiesto di mangiare lentamente, aspettando 30 secondi tra un boccone e l’altro aiutandosi con una clessidra che scandisse il tempo e da girare ad ogni boccone. L’altra metà del campione, invece, doveva semplicemente mangiare al proprio ritmo, senza clessidra.
Continua a leggere: Mangiare lentamente aiuta a non ingrassare…