Che la crisi si stia ripercuotendo anche sui nostri figli e sulla loro alimentazione è noto, ne avevo già trattato. Oggi oggi emerge un altro dato allarmante: l’aumento di bimbi allergici al latte vaccino introdotto nella dieta prima dell’anno d’età . Il latte vaccino è uno dei prodotti più a basso costo, sicuramente molto meno caro del latte in polvere per neonati e spesso, complice appunto la crisi viene introdotto sempre prima, ma circa il 3% dei piccoli ne è allergico, dato che, come si evidenzia analizzando i dati degli ultimi 10 anni, è in costante aumento. I bambini fino a un anno di età non sono in grado di metabolizzare le proteine del latte vaccino e dunque non bisogna introdurlo nella loro alimentazione fino a quel momento.
In alcuni casi bisogna addirittura aspettare i 3 anni perché il bimbo lo riesca a tollerare completamente. I sintomi spia di allergia al latte vaccino sono rigurgito, vomito, singhiozzo, coliche, ma anche ritardo della crescita; da considerare però che sono sintomi comuni anche ad altri disturbi, come il reflusso gastroesofageo. Come al solito sconsigliato il fai da te: è il pediatra che deve sapere distinguere fra i vari disturbi e consigliare in maniera idonea.