Ogni anno milioni di turisti visitano Paesi con scarse condizioni igieniche e ogni anno un turista su tre torna a casa con uno sgradito souvenir: batteri intestinali resistenti a penicilline e cefalosporine.
Si tratta di batteri intestinali produttori di ESBL (extended spectrum beta-lactamase).
La maggior parte di questi viaggiatori in realtà non si rende conto di ospitare questi scomodi ‘clandestini’ perché questi batteri spesso non danno sintomi, ma quando si manifestano diventano un incubo dando la cosiddetta “diarrea del viaggiatore”, sintomi che peggiorano se si decidesse di assumere degli antibiotici.
Secondo uno studio finlandese effettuato un paio di anni fa e appena pubblicato su “Travel Medicine and Infectious Disease” i turisti trattati con antibiotici per diarrea del viaggiatore tornano a casa, portandosi dietro questi batteri produttori di ESBL nell’80% dei casi. Continua a leggere: Diarrea del viaggiatore: evitare gli antibiotici…