Microba ha la pelle molto delicata, da sempre. E non parlo solo di dermatite atopica, la mia croce, ma anche di tutte quelle forme di “irritazione” aspecifiche che periodicamente la colpiscono soprattutto al viso.
La pelle è la barriera di protezione del corpo: deve proteggerlo da eventuali aggressioni esterne fra cui il freddo; deve inoltre impedire che l’acqua che lo compone evapori verso l’ esterno, cosa che può accadere quando l’umidità dell’ambiente è più bassa.
Anche nei bambini la pelle ha questo ruolo importante ma, nei più piccini, soprattutto quelli di età inferiore ai due anni, lo svolgimento della funzione barriera è reso più difficile a causa di una sorta di immaturità cutanea che caratterizza questa fascia di età. In pratica la pelle dei bimbi piccoli è immatura, più sottile e quindi è una barriera meno efficace, più facile da aggredire. Questo spiega perché quando arriva il freddo la loro pelle si secca e si arrossa con facilità, soprattutto nelle zone scoperte, dove manca la protezione degli indumenti.
La pelle secca si irrita con facilità , quindi possono associarsi i segni dell’infiammazione, quali il rossore e il prurito, follicoliti e persino eczemi, traducendosi in dermatite irritativa.
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Gli acari: cosa sono? Dove si trovano? Cosa causano?
Gli acari sono animali appartenenti alla famiglia degli aracnidi di minuscole dimensioni (fra i 200 ed i 400 millesimi di millimetro) non visibili a occhio nudo. In tutto il mondo, se ne contano all’incirca 150 specie. L’allergia agli acari della polvere è una delle allergie più comuni nei paesi occidentali sia per la loro l’ampia diffusione sia per l’ elevata allergenicità di questi piccoli artropodi. Numerosi studi hanno documentato che gli acari rappresentano il principale fattore di rischio per lo sviluppo di asma, mentre nei bambini gli acari possono favorire la comparsa di altre allergie (muffe, animali, pollini); sono quindi considerati come una possibile fonte di allergie multiple.
Le specie dell’acaro della polvere più diffuse sono il Dermatophagoides pteronyssinus e il Dermatophagoides farinae, che si nutrono principalmente di forfora umana. Parti di pelle che si staccano durante la notte uniti al calore e all’umidità presenti in un materasso fanno si che gli acari si trovino nel loro ambiente ideale e si riproducono a migliaia. Una sola femmina di acaro può produrre fino a 300 uova. Continua a leggere: Gli acari: cosa sono? Dove si trovano? Cosa causano?…
Massaggio neonatale: attenzione agli olii
Non ho mai fatto il massaggio neonatale ai miei bimbi, né ho avuto il tempo di partecipare ai vari corsi, non avendo potuto disporre della maternità. Sig sig…
Non so pertanto se sarebbero stati più rilassati. E francamente non ho idea di quanto possa cambiare l’approccio mamma-bimbo.
Ma al di là del benessere o meno, qualsiasi tipo di massaggio ai neonati non deve essere fatto con oli perché anche quelli apparentemente più innocui come ad esempio l’olio d’oliva, possono far aumentare il rischio di eczema e altri problemi dermatologici.
Nonostante capita che le ostetriche raccomandino l’olio di oliva o di girasole per la pelle secca, finora su questi oli le ricerche effettuate sono pochissime.
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Il mollusco contagioso
Il mollusco contagioso è una malattia virale della cute e delle mucose abbastanza comune, che ricorda le verruche con cui talvolta si può confondere. L’agente causale del mollusco contagioso è un virus DNA, il più grande virus conosciuto che infetti gli esseri umani, appartenente al gruppo dei poxvirus. Ha un periodo di incubazione che può variare da 2 settimane a 6 mesi e si trasmette con facilità per contatto diretto (cute con cute) da una persona che presenta tali lesioni sulla pelle ad altra persona oppure per via indiretta attraverso superfici contaminate (sauna, piscina, panche delle palestre, lettini dei solarium o dei centri estetici) o oggetti (biancheria intima, asciugamani). Nei bambini può colpire qualsiasi parte del corpo ma soprattutto viso, tronco e arti (in particolare ascelle), mentre negli adulti si manifesta principalmente nella zona genitale, pubica e glutea ed essere trasmesso sessualmente. Talvolta si presenta nelle mucose delle labbra, della lingua, della bocca, della congiuntiva
Il caldo e l’umidità favoriscono la sviluppo del virus.
Le lesioni del mollusco possono manifestarsi in qualunque età ma è più frequente tra i 3 e 16 anni.
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Bimbi allergici: in inverno attenti agli acari della polvere
Parlando di allergie si pensa sempre al periodo primaverile. In realtà sono in agguato anche nei mesi invernali, periodo in cui aumentano gli acari della polvere.
I parassiti della polvere sono infatti la causa del 70 % dei fenomeni asmatici e delle riniti allergiche in età pediatrica, sono pertanto il nemico numero 1 dei bambini allergici. L’acaro della polvere è infatti un allergene perenne, cioè presente tutto l’anno, ma proprio nei mesi invernali a causa del clima caldo-umido trova l’habitat ideale per moltiplicarsi. Si tratta di minuscoli insetti, invisibili ad occhio nudo, di dimensioni variabili da 0,2 a 0,4 millimetri con un ciclo vitale di poco più di un mese, durante il quale depongono le uova, rilasciano le loro feci ed infine muoiono. Di per sé non sono pericolosi per l’uomo: lo sono le feci e il loro corpo morto che diffondendosi nell’aria scatenano la sintomatologia allergica.
Le sedi della casa in cui gli acari sono presenti in maggiore quantità sono il letto (materasso, cuscino, piumini, coperte) e tutto quanto in casa è imbottito (divani, poltrone, etc). Da queste sedi i corpi degli acari morti e le feci si diffondono nell’ambiente circostante, annidandosi preferenzialmente nei materiali che raccolgono più polvere (pavimenti, tappeti, tendaggi, peluche, libri).
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