I principali cambiamenti nell’alimentazione, dopo l’anno di età, riguardano soprattutto il progressivo inserimento di tutti gli alimenti in forma solida nella dieta ma anche l’adattamento alla frequenza dei pasti dell’adulto. Mentre durante il primo anno di vita le mamme si rivolgono al pediatra anche per l’alimentazione, dopo il primo anno in genere si dà al bambino quello che mangiano i genitori e ciò che la famiglia è abituata a mangiare. Da qui le ansie genitoriali in quanto spesso a questa età il bambino non mangia o rifiuta i cibi proposti. Spesso infatti è interessato e distratto dal mondo che lo circonda, ed il cibo non è più il suo interesse principale. Inoltre in questo periodo cala la velocità di crescita, e quindi può ridursi anche l’ appetito. Il passaggio poi ad una alimentazione diversa può richiedere un certo periodo di adattamento.
Questa “inappetenza” di solito non lascia conseguenze, ed infatti la crescita continua ad essere regolare. Durante il primo anno di vita il neonato triplica il suo peso alla nascita. È sbagliato aspettarsi la stessa velocità di crescita dopo il compimento del primo anno di vita in quanto tra i 12 e i 24 mesi il peso deve aumentare poco più del 20%.
L’alimentazione deve essere variata e ben bilanciata alternando quotidianamente tutti i principi nutritivi in quantità adeguate per evitare carenze. Continua a leggere: L’alimentazione dopo l’anno d’età…
L’alimentazione per i bambini che fanno sport
Ho parlato qualche giorno fa dell’importanza dell’attività sportiva fin da piccolissimi, ma che tipo di alimentazione devono avere i nostri figli nei giorni di allenamento?
Innanzitutto bisogna dare la giusta importanza alla prima colazione. Spesso per abitudine o mancanza di tempo questo pasto è sottovalutato. È invece importante consumare una prima colazione ad alto contenuto nutrizionale ma al tempo stesso appetibile: latte o yogurt con i cereali; pane o fette biscottate spalmati con confettura di frutta o miele; frutta fresca.
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La crisi e i cibi per bambini
Questa è una di quelle notizie che mai si vorrebbe leggere: secondo i pediatri della Fimp (Federazione italiana dei medici pediatri), la crisi mette con le spalle al muro le mamme italiane e ‘inquina’ la pappa dei più piccoli. Secondo gli specialisti infatti, a causa delle difficoltà economiche, dal carrello del supermercato vengono tolti i cibi per i più piccoli a cui vengono somministrati prodotti per gli adulti, dai biscotti alla pasta, dalle merendine ai succhi di frutta. È pur vero infatti che i prodotti “dei grandi” sono meno cari, ma sono anche più inquinati.