Sono state ridotte a dieci le vaccinazioni obbligatorie e gratuite per i minori tra 0 e 16 anni: anti-poliomielitica, anti-difterica, anti-tetanica, anti epatite B, anti-pertosse, anti-Haemophilus influenzae tipo b, anti-morbillo, anti-rosolia, anti-parotite e anti-varicella, da somministrare secondo il Calendario Nazionale Vaccinale relativo a ciascun anno di nascita. Le vaccinazioni per le quali non si è immunizzati verranno somministrate in formulazioni monocomponenti o in formulazioni combinate, senza ovviamente l’antigene cui si è immuni, mentre per i non vaccinati non saranno necessarie dieci diverse punture: sei vaccini possono essere somministrati contestualmente (vaccinazione esavalente: anti-poliomielite, anti-difterite, anti-tetano, anti-epatite B, anti-pertosse, anti-Haemophilus influenzae tipo b). Gli altri quattro vaccini possono essere somministrati con la cosiddetta quadrivalente (anti-morbillo, anti-rosolia, anti-parotite e anti-varicella). Continua a leggere: Nuova legge sulle vaccinazioni: il calendario per mettersi in regola…
Idee regalo per la nascita di un bebè
Quando nasce un bambino, amici, parenti e conoscenti in genere festeggiano il nuovo nato con un regalo più o meno importante. Ma mentre per la nascita del primo figlio la scelta in genere è abbastanza facile in quanto manca tutto e anche i genitori hanno idee da suggerire, per le neomamme alla seconda o addirittura terza gravidanza la scelta è più difficile in quanto al contrario non manca proprio nulla.
Quando si decide autonomamente l’acquisto, l’idea “tutina” viene scartata; il pensiero comune è infatti che già se ne abbia un numero elevato. E al massimo ci si porta avanti regalandone di misure più grandi. Ma questo è lo stesso ragionamento che fa la mamma. Non compra tutine piccole ma solo il minimo indispensabile per l’ospedale pensando di riceverne un esagerato numero in regalo. E così appena tornate a casa si deve correre a fare shopping per il neonato rendendosi conto che il piccolo “cagone” ha sporcato l’inverosimile. A me è successo entrambe le volte.
Il mio consiglio quindi è se siete in confidenza prima di fare acquisti 6-9 mesi (magari sbagliando anche la stagione…) chiedete se serve l’1-3.
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La festa dei remigini
Ed è arrivato anche questo momento, la fine della scuola materna di microba. Banale dire che sembra ieri, l’inserimento, le “discussioni “ con la maestra per accelerare i tempi, le amiche nuove, i lavoretti, la passione per l’arte e i colori; i libri e le nuove canzoni. E poi le parole. Tante parole, lette e scritte. Anche il menù giornaliero che le commesse trascrivono sulla lavagna all’ingresso. Perché ormai ci siamo. Stiamo per attraversare la strada. E il momento di passaggio è proprio segnato dalla festa dei remigini.
10 anni
10 anni e quando iniziano i numeri con la decina sono guai.
Me lo hai detto tu uscendo da scuola. “mamma sono un catorcio”.
Un dito pseudo rotto. Perché ho deciso che per un mignolo si potevano evitare le radiazioni di una lastra e l’ho steccato sulla base della mia esperienza.
Una tosse e una laringite che non sono da te, caloroso e nerboruto uomo.
Un ginocchio ko. Non è dato sapere cosa sia successo, e forse è meglio che io non sappia, tant’è che zoppicavi vistosamente.
Un occhio nero portato a casa dopo una partita a basket.
Stai invecchiando mio giovane amico.
E te lo dico ridendo. Lo dico proprio a te che quando mi senti dire “sono vecchia” o peggio lo dice tua sorella, ti animi sostenendo che non sia affatto vero, che sono molto giovane.
Beata innocenza e beata infanzia ancora innamorata della mamma.
La scelta della scuola primaria
A settembre microba comincerà la I elementare. E a giorni dovrò fare l’iscrizione.
Scusate, io sono vecchia, sig sig, in realtà si chiama scuola primaria.
Indipendentemente dal nome mi dovrete sopportare a lungo con questa storia.
E si, perché per me è un vero colpo. Microba è microba, la mia cucciola, che proprio cucciola ormai non è più, ma non riesco ad immaginarmela con lo zaino.
Sono riuscita a scamparla lo scorso anno, ma questo, giustamente, proprio no.
Microba è nata in aprile, avrebbe potuto essere un’anticipataria e sono dovuta andare a firmare per rinunciarci. Perché nonostante lei abbia una voglia matta di andare alla scuola di suo fratello, io ho preferito farle percorrere le giuste tappe.
Ovviamente per dimostrarmi che avevo sbagliato tutto microba si è ostinata a voler scrivere, un mese fa, da sola, ha iniziato a leggere e per ora ha accantonato la matematica (“mamma, dai, fammi fare i conti”- diceva-), altrimenti saremmo arrivati alle tabelline.
Comunque, dicevo, ormai ci siamo.
Sui gruppi di mamme di facebook è un continuo domandare di queste “benedette” date; scriviamole una volta per tutte: a partire dal 22 gennaio e fino al 22 febbraio saranno aperte le iscrizioni per gli alunni che iniziano il primo ciclo di studi. Se si tratta di scuola privata c’è molto poco da dire: ci si informa in sede, si iscrive il bambino, si paga la retta e il gioco è fatto.
Per la scuola pubblica invece, come gli anni scorsi, le procedure di iscrizione della scuola primaria, secondaria di I e II grado si effettuano on-line accedendo al sito del ministero dell’istruzione ove è possibile trovare tutte le informazioni utili.
L’iscrizione alla scuola dell’infanzia, invece, resta cartacea.