Le bronchiectasie sono una forma di broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO), dovuta ad una malformazione cronica dei bronchi che perdono la loro caratteristica anatomica di “tubi” a pareti parallele, per diventare tortuosi, dilatati e sfiancati in vari punti lungo il loro decorso. In genere sono causate da infezioni o da altre condizioni che danneggiano le pareti delle vie aeree e impediscono un’adeguata eliminazione del muco, il cui accumulo espone al rischio di colonizzazione batterica e dunque a nuove infezioni che a loro volta possono produrre ulteriori danni alle vie aeree stesse, avviando un circolo vizioso. Col tempo i danni possono diventare così gravi da ostacolare il passaggio dell’aria attraverso le vie aeree e rendere difficoltosa l’ossigenazione di tutti gli organi e tessuti dell’organismo. Le bronchiectasie possono essere congenite, molto rare e già presenti alla nascita, dovute ad una malformazione fetale o neonatale. Sono responsabili di una serie di infezioni respiratorie molto precoci e talora molto gravi arrivando a compromettere anche la crescita del bambino. Tendenzialmente sono localizzate alle basi polmonari. Continua a leggere: Le bronchiectasie…
Quando il bambino si ammala troppo spesso
È un argomento “trito e ritrito”, ma praticamente sempre attuale ogni anno. Non sono pochi infatti i bambini che nel periodo invernale presentano numerosi episodi di infezioni respiratorie talora anche a distanza molto ravvicinata. Il bambino sta sempre male e la febbre si può presentare anche ogni 2 o 3 settimane e con essa il raffreddore e la tosse. Questa situazione si verifica più facilmente nei bambini che frequentano l’ Asilo Nido o la Scuola dell’Infanzia, mentre diventa via via meno frequente nei bambini più grandi che hanno ormai sviluppato un elevato numero di anticorpi utile a proteggerli contro numerosi germi. La maggior parte delle infezioni respiratorie del bambino piccolo è dovuta ai virus e contro questi, è ormai noto, non vi sono terapie efficaci. L’unica soluzione è aspettare che passino da sole. Banale? Forse. Ma comunque un bel problema e per i genitori che lavorano e che non possono contare sull’aiuto dei nonni nella gestione del piccolo costretto a casa.
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Febbre nei bambini: quando l’origine è sconosciuta
Qualche tempo fa su un gruppo fb una mamma, stufa delle continue febbri della sua bimba, chiedeva informazioni su pediatri che si occupassero di febbri periodiche e affini. Io avevo già parlato di pfapa e anche del fatto che secondo i pediatri per i bambini in età prescolare un numero di episodi febbrili/infettivi fino a 6-8 all’anno, è normale. Normale forse, scocciante sicuramente.
La febbre nei bambini oltre ad essere spesso un motivo di allarme per la salute è anche un motivo di preoccupazione per l’organizzazione famigliare che salta. In età pediatrica nella maggior parte delle volte ha una causa facilmente riconoscibile, come le infezioni respiratorie o intestinali, altre volte la causa è meno comune ma riconoscibile con dei comuni esami del sangue (è il caso della mononucleosi, che spesso-quando sintomatica- si manifesta con febbre inspiegabile). Esistono però casi in cui l’aumento della temperatura resta senza apparente spiegazione anche dopo un’accurata anamnesi e un’attenta visita.
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La tosse: cosa fare? Cosa non fare?
Un evergreen di cui purtroppo ogni anno dobbiamo parlare.
La tosse è un meccanismo di difesa dell’organismo da sostanze irritanti come polvere e fumo, virus o batteri, che ostruiscono il normale passaggio dell’aria ostacolando la respirazione. Le cause della tosse sono numerose e molto diverse tra loro. Le più comuni sono le infiammazioni che coinvolgono le prime vie aeree (laringite, faringite).
A scatenare il riflesso della tosse può essere anche l’ingresso nell’albero respiratorio di particelle estranee di varia dimensione (particolato atmosferico, batteri, frammenti di cibo o materiale inerte, ecc.), gas irritanti (smog, fumo, esalazioni chimiche, prodotti spray, ecc.) oppure liquidi (goccioline, vapore, aerosol, ecc.). Altre comuni cause della tosse sono l’accumulo di muco nelle vie aeree superiori (in particolare nei bronchi) indotto da infezioni respiratorie o dall’abitudine al fumo e l’azione irritante degli acidi gastrici che riescono a risalire l’esofago e ad arrivare fino all’ingresso della trachea a causa del reflusso gastroesofageo. Continua a leggere: La tosse: cosa fare? Cosa non fare?…
Il latte fresco: una protezione per le comuni infezioni nei bambini
Spesso mi capita di partecipare a discussioni su forum o blog in merito al latte vaccino, quando introdurlo nella dieta dei bambini e se intero o a lunga conservazione.
Io ho dato il latte di mucca ai miei bambini al compimento dell’anno. Latte rigorosamente intero. E una volta che mi sbagliai e lo presi parzialmente scremato si accorsero della differenza di sapore.
Chiaramente la mia decisione non è legata al gusto, bensi’ alle proprietà nutritive ed energetiche del latte intero che in quello scremato o parzialmente scremato vengono a mancare causa appunto il processo di scrematura che priva il latte in parte o totalmente della porzione grassa. Continua a leggere: Il latte fresco: una protezione per le comuni infezioni nei bambini…