I linfonodi sono piccoli organi della misura di pochi millimetri diffusi in tutto l’organismo; rappresentano “stazioni” delle vie linfatiche. Nelle vie linfatiche scorre la linfa, un liquido costituito da varie componenti, fra cui i globuli bianchi e le cellule del sistema immunitario. Nei linfonodi sono presenti cellule del sistema immunitario “stanziali” ed in transito, ma che concorrono tutte a fronteggiare i pericoli provenienti dagli attacchi al nostro organismo da parte di agenti esterni (es. batteri, virus, altri agenti infettivi o tossici) o di cellule trasformate come quelle tumorali. Nel linfonodo si realizza la prima strategia difensiva dell’organismo perchè le cellule del sistema immunitario (principalmente i linfociti) vengono “istruite” a riconoscere l’agente nocivo individuato ed una volta immesse in circolo sono in grado di riconoscerlo e combatterlo in tutto l’organismo. Durante queste “minacce”, il numero delle cellule del sistema immunitario presenti all’interno del linfonodo aumenta anche in maniera cospicua, determinandone l’aumento delle dimensioni del linfonodo stesso.Un ingrossamento marcato è invece segno di un’infezione più grave e di uno stato di difficoltà del sistema difensivo.
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Lo streptococco. Cos’è?
Microba si è ammalata a giugno. Nulla di strano con il tempo pazzo dell’ultimo periodo. È strano per lei, bimba tendenzialmente sana eccetto un episodio di virus intestinale all’anno che in coppia non ci facciamo mai mancare fra novembre e dicembre. È strano perché mi hanno chiamato dall’asilo: aveva 39 di temperatura. “Ti volevo solo avvisare” mi ha detto la maestra “non preoccuparti perché sembra comunque tranquilla”. Cosa aveva microba? Non è dato sapere. Un po’ di mal di pancia, un po’ di mal di gola e la solita voglia di giocare. Non mi sarei per nulla preoccupata se non fosse arrivato il wapp di un’amica “con il febbrone così alto non avrà mica lo streptococco? C’è un’epidemia…”. Ecco io allo streptococco non avevo proprio pensato. Ed è proprio una di quelle cose che non posso diagnosticare: ci vuole il tampone. Ma microba non ha un pediatra; chi eventualmente glielo avrebbe potuto fare? e soprattutto se lo sarebbe fatto fare, visto che rifiuta tutto, anche la tachipirina? Tornando in ospedale ho contattato il pediatra di turno. Da cui mi sono presa della mamma ansiosa. Io? Io che ho lasciato che la febbre di microba passasse senza un farmaco? Ebbene il collega si è messo a disquisire sulle differenze fra scarlattina e faringite da streptococco per arrivare a convincermi di attendere 3 giorni. Già i classici 3 giorni. Grazie tante, lo sapevo anche io. “Se anche fosse streptococco, beta emolitico-per altro- hai tempo una settimana per iniziare l’antibiotico ed evitare eventuali complicanze”. Bell’aiuto.
La toxoplasmosi: cos’è, cosa succede in gravidanza
La toxoplasmosi é un’infezione dovuta ad un parassita: il Toxoplasma Gondii, protozoo che si trasmette attraverso il contatto con cani, pappagallini e gatti, ed ingerendo carni crude o frutta e verdure contaminate
Il tempo tra l’esposizione al parassita responsabile dell’infezione e lo sviluppo della patologia è mediamente compreso fra una settimana e un mese dopo il contagio.
I gatti sono considerati il serbatoio primitivo del Toxoplasma gondii perchè nel loro intestino avviene il ciclo riproduttivo del Toxoplasma. Si infettano cibandosi delle carni di roditori, uccelli e piccoli animali. Le oocisti di Toxoplasma vengono emesse con le feci del gatto e possono essere ingerite con carne, verdure e frutta contaminate da un altro animale o dall’uomo, i quali rappresentano quindi ospiti intermedi del toxoplasma.
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L’influenza “estiva”
Nella classe di microba a fine giugno c’è stata un “epidemia” strana: febbrone della durata di un paio di giorni preceduto da stanchezza che talora si trascinava anche nei giorni successivi alla scomparsa della febbre. Microba è stata esentata ma un episodio simile le era capitato l’ultimo anno di nido: febbre fugace proprio il giorno della pizzata di fine anno. Per sdrammatizzare allora avevo dato la colpa alla troppa emozione per l’evento, adesso, interrogata seriamente di cosa si possa trattare, non ho saputo dare una risposta.
Che invece può essere data dai pediatri del Bambin Gesù: si tratterebbe di influenza estiva. Continua a leggere: L’influenza “estiva”…
La tonsillite acuta nel bambino
Le tonsille sono organi costituiti da tessuto linfatico che si distinguono in:
– tonsille palatine: situate nel cavo orale
– tonsille faringee o adenoidi: situate dietro alle fosse nasali dove il naso comunica con la faringe
– tonsille linguali: situate dietro alla base della lingua.
Questi organi, nel loro insieme, costituiscono una delle parti più importanti del sistema difensivo immunitario delle prime vie aeree soprattutto nei primi anni di vita: si trovano infatti in una posizione chiave per captare immediatamente i germi in transito nel faringe e per scatenare una risposta immunitaria specifica contro di essi.
Si parla di tonsillite quando le tonsille sono interessate da una infezione virale o batterica. Continua a leggere: La tonsillite acuta nel bambino…