10 anni e quando iniziano i numeri con la decina sono guai.
Me lo hai detto tu uscendo da scuola. “mamma sono un catorcio”.
Un dito pseudo rotto. Perché ho deciso che per un mignolo si potevano evitare le radiazioni di una lastra e l’ho steccato sulla base della mia esperienza.
Una tosse e una laringite che non sono da te, caloroso e nerboruto uomo.
Un ginocchio ko. Non è dato sapere cosa sia successo, e forse è meglio che io non sappia, tant’è che zoppicavi vistosamente.
Un occhio nero portato a casa dopo una partita a basket.
Stai invecchiando mio giovane amico.
E te lo dico ridendo. Lo dico proprio a te che quando mi senti dire “sono vecchia” o peggio lo dice tua sorella, ti animi sostenendo che non sia affatto vero, che sono molto giovane.
Beata innocenza e beata infanzia ancora innamorata della mamma.
Bambini che fanno la pipì a letto: l’enuresi
Nonostante l’estate sembri lontana tra le mamme c’è già fermento per organizzare i tre mesi estivi. E fra le varie proposte ci sono anche quelle dei campus fuori città; bellissimi, costosissimi, ma un serio problema per il bambino che talora bagna ancora il letto. Possibile alle elementari? Si. Possibile, situazione non preoccupante e ben diversa dalla vera condizione di enuresi.
L’ enuresi, comunemente fare la pipì a letto, è un problema piuttosto comune e non preoccupante nei bambini, in genere fino a 5 anni che sono ancora incapaci di controllare la propria vescica. Per enuresi notturna non si intende però la saltuaria e sporadica emissione di urine durante la notte, ma il problema che si presenta frequentemente: secondo alcuni medici è necessario un periodo di osservazione di almeno 2 settimane durante le quali il bimbo deve bagnare per almeno 3 volte a settimana, secondo altri l’osservazione va protratta per 3 mesi con almeno 2 notti bagnate alla settimana.
L’enuresi è un disturbo piuttosto frequente soprattutto nei maschi. A 4 anni i bambini maschi con enuresi sono circa il 13% contro il 9% delle femmine. Le percentuali variano anche in base all’età: a 4 anni dal 20 al 30 % dei bambini bagna il letto; a 6 anni il 10 – 15%; a 12 anni il 3 – 6%; a 15 anni l’1 – 2%. Il rischio di soffrire di enuresi è del 77% nel caso in cui entrambi i genitori abbiano sofferto di enuresi; se solo uno dei genitori ha sofferto di enuresi il rischio scende al 44%.
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9 anni. E’ iniziata la preadolescenza?
Da neonato era un cicciobello.
Crescendo un bambino vivace ma dolcissimo.
Il bambino che si scandalizzava se la sorellina di un anno inveiva dicendo “butta mamma”, il bambino che diceva “facciamoci le coccole di nascosto altrimenti microba si arrabbia”, il bambino che diceva “sono la tua roccia”, e anche la tua banca.
Quello che si lamentava un po’, ma solo un po’ perché non riuscivamo mai a stare da soli.
Quello che mi accusava di avere la “lacrima in tasca” ma che contemporaneamente sorrideva in maniera affettuosa delle mie emozioni.
Quello che non tollerava le femmine nel suo mondo “maschio” ma solo la sua mamma che “è una femmina diversa”.
Quello che sapeva quanto fossi orgogliosa di lui. Per i suoi successi a scuola. Per i suoi successi nello sport. Quando gli altri mi facevano i complimenti per come fosse educato.
Perché era il bambino che tutte le mamme vorrebbero avere. Era il bambino che io volevo essere e non ci sono mai riuscita. Timido al punto giusto ma anche espansivo e socievole, sensibile, tranquillo e casinista.
Era.