Qual è l’argomento più gettonato in questi giorni su blog, fb, twitter a carattere “mammesco”? Di cosa parlano le mamme nella vita reale, al parco, in palestra al lavoro? Ma della fine della scuola. Ovviamente. E ne parlano fino allo sfinimento.
E nei giorni scorsi polemiche su polemiche sulla proposta di tenere aperte le scuole anche nel periodo estivo. Ho commentato qualche post, scritto qualcosa su fb, ma voglio dire anche io la mia in “via” più ufficiale. E prendo spunto da un post di mammeneldeserto che scrive: “Insomma, basta con questa routine che ci costringe a vivere ogni giorno uguale al giorno precedente. E’ tempo di rompere le righe….”
Mi è piaciuto molto e la cito.
È vero, non ce la facciamo più noi, figuriamoci i nostri figli. Bambini che se va bene dai tre anni, spesso anche molto prima fanno la vita e gli orari degli adulti. Piccolini che con qualsiasi tempo da settembre a giugno si alzano all’alba subiscono i “muoviti” “sbrigati” “è tardi”, spesso senza far colazione se non, biberon in mano, seduti sotto la cerata del passeggino perché si sa, al mattino fa freschino. Anche a giugno. Anche con 25 gradi.
Grandini che si trascinano sul monopattino anche con la neve, che chi ha inventato quello a 3 ruote deve aver fatto una fortuna. Ragazzini delle elementari con zaini più grandi di loro. Dove spesso però invece di libri e quaderni ci sono giochi e figurine. Perché “al prescuola cosa faccio?” e “se all’intervallo la maestra non ci porta in cortile mi annoio…” Continua a leggere: Vacanze……
Week end milanese: laboratorio alla triennale
Spesso mi dimentico di abitare a Milano. O meglio, me ne ricordo, eccome se me ne ricordo, quando piove e non potendo andare in bici uso i mezzi pubblici che sono strapieni, in eterno ritardo, bloccati nel traffico; andare in auto un disastro, traffico e mancanza di parcheggio sono il mio incubo. Me ne ricordo quando osservo le piste ciclabili che si interrompono nel mezzo del nulla, però è tutto un fiorire di bike sharing; me ne ricordo quando i mezzi pubblici scioperano sempre di venerdì, e non solo loro; me ne ricordo quando dobbiamo portare a scuola la carta igienica, ma forse questo non è solo un problema di Milano. Me ne ricordo quando da “vera” milanese passo il week end fuori città.
Me ne dimentico invece in tutti gli altri week end, quando in preda a pigrizia o al contrario a atteggiamento maniaco compulsivo da casalinga disperata passo le ore a pulire e riordinare spazi che in men che non si dica tornano al loro stato ordinario: il caos.
Eppure la città offre soluzioni per ogni esigenza e non solo il solito cinema o le ore al parco.
Da oltre 10 giorni sono sola con i bambini, qualcosa mi devo pur inventare.
Già tempo fa, grazie al miosuperpapa del blog http://ilmiosuperpapa.blogspot.it/ avevo scoperto hangar Bicocca,( http://www.hangarbicocca.org/) uno spazio dedicato alla produzione, esposizione e promozione dell’arte contemporanea, dove sono presenti percorsi creativi kids. In quell’occasione prenotai una di queste manifestazioni portando anche un amichetto di Supernano. Peccato che invertii il giorno. Mi vergognai a morte e non vi sono più tornata.
Decisi di riprovare qualcos’altro appunto in questo week end e fra le numerose iniziative scelsi con supernano la triennale (http://www.triennale.it/it/ ).
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