I tempi cambiano, e nello scriverlo mi sento mia nonna. Quando ero ragazzina mia mamma a lungo mi vietò il trucco, poi iniziai a “fregarla” con le creme colorate per i brufoli, ma di mascara e rossetti a lungo non se ne parlò. Adesso già all’asilo le bambine ricevono in regalo i trucchi giocattolo, usano lo smalto delle mamme e alle medie grazie anche ai tutorial che si trovano online, sono perfettamente in grado di stendere fondotinta e applicare ombretti e mascara e di conseguenza ne chiedono l’acquisto. Il fenomeno del baby make up è talmente in crescita che fra le ragazzine dagli 8 ai 12 anni si è registrato un aumento del 16.7% di dermatiti da contatto proprio dovuta ai cosmetici.
Che fare allora? Vietarne l’uso? No. Sarebbe inutile e controproducente, molto meglio insegnare alle figlie a prendersi cura della propria pelle e spiegare di non scambiarsi fra amiche rossetti e pennelli per evitare contaminazioni batteriche e virali. Continua a leggere: La scelta del baby make up…
Cosmetici: attenzione alle sostanze che contengono
Ogni volta che faccio acquisti nel supermercato vicino alla casa del lago, trovo sempre qualcosa che a Milano non avevo mai visto. “Ecco perché la spesa è sempre più cara”, è il commento di Papa Chef. L’ultima volta è stato il caso di una crema idratante per il viso: una crema di una marca stranota ma di una nuova linea con alcune scritte anche in lingua tedesca. Questa è la patria del turismo dalla Germania, ma perché, mi chiedo con non poca polemica, all’estero di Italiano neppure l’ombra?
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