Mi sono più volte ripromessa di parlare di contraccezione, il post è in bozza ma non ho mai trovato tempo e voglia per sistemarlo data la complessità dell’argomento.
Oggi però, anche considerando il periodo estivo più “libertino” voglio parlare di contraccezione d’emergenza e dare un’informazione: la pillola del giorno dopo, ovvero il contraccettivo d’emergenza più conosciuto, è acquistabile in farmacia senza obbligo di ricetta medica per le maggiorenni; le under 18 devono invece avere ancora una prescrizione medica. Addio ad estenuanti file nei pronto soccorsi, a ricerca di consultori e medici di famiglia scettici. E qualora il farmacista obietti la cosa si deve far presente che l’indicazione è stata deliberata dall’AIFA e la mancata vendita è passibile di segnalazione. La pillola del giorno dopo è un farmaco contraccettivo contenente solo il progestinico; deve essere utilizzata entro 72 ore da un rapporto sessuale non protetto e la sua efficacia che diminuisce con il passare dei giorni, è tanto più alta, quanto minore è il tempo trascorso dal rapporto sessuale non protetto.
L’ efficacia è massima (superiore al 95%) se assunta entro le 24 ore dal rapporto e diminuisce fino ad annullarsi oltre le 72 ore di intervallo. Ciononostante il farmaco può essere preso fino a 5 giorni dopo, ma passati i 5 giorni è consigliabile farsi applicare un IUD (dispositivo intra-uterino: la “spirale”), che può funzionare anche come metodo contraccettivo d’urgenza. Continua a leggere: La pillola del giorno dopo: come funziona? Quando assumerla?…
Test di gravidanza e Beta HCG
Quando la futura mamma ha il dubbio di una gravidanza, la cosa più ovvia e più frequente è l’uso dei così detti “test di gravidanza”. I test immediati, quelli cioè che si acquistano in farmacia o al supermercato, sono basati sull’individuazione della gonadotropina corionica (HCG) nelle urine. Questo è un ormone prodotto dal trofoblasto, un tessuto che si trasformerà successivamente nella placenta, intorno al 21-22° giorno del ciclo (tali numeri corrispondo solo ad un ciclo regolare con ovulazione al 14° giorno).
Sono costituiti da uno stick di plastica con all’interno una striscia reattiva alla gonadotropina corionica. Per rilevare la presenza della gonadotropina è sufficiente esporre lo stick al flusso di urina e dopo pochi minuti, si è in grado di leggere la quantità di ormone e quindi determinare se l’esito è positivo o no. I test standard danno una risposta con le linee rosa: 2 linee test positivo (si è incinte), 1 linea test negativo (ritenta!). I test di ultima generazione “parlano”: incinta si, incinta no e addirittura danno indicazioni sul numero di giorni in cui si è gravide. Alcuni sono addirittura in grado di rilevare la presenza dell’HCG a partire da 8 giorni dopo l’ovulazione, solitamente vengono venduti in confezioni da due in modo da poter confermare l’esito dopo qualche giorno.