Fine delle vacanze e tempo di buoni propositi; alzi la mano chi fra questi ha inserito il progetto di iniziare un’attività sportiva o praticarne in maniera costante una già iniziata in passato. Io, lo ammetto, parto sempre con mille buone intenzioni ma poi mi perdo per strada.
Ma non dobbiamo dimenticare che noi siamo un esempio per i nostri figli e che praticare fin dai primi anni di vita giochi o attività sportive, di squadra o individuali, può aiutare anche a prevenire condizioni croniche da adulti. Ho scritto diversi post sull’argomento (potete leggere qui, qui e qui) perché credo che lo sport sia fondamentale nella vita di un bambino: oltre alla prevenzione di malattie future o dell’obesità, aiuta a “scaricare”, a stare in gruppo, a coordinare i movimenti, ad avere una percezione del sé nell’ambiente esterno. Non dimentichiamoci inoltre che per un bambino cittadino soprattutto nei mesi invernali è un modo per conoscere e frequentare altri bambini e stare lontano da TV, PC, videogiochi etc.
Pensieri e propositi di Ferragosto…
Sono sdraiata sul lettino sotto l’ombrellone, lusso che mi ha concesso e obbligato l’avanzare dell’età: da qualche anno non tollero più asciugamani a terra e ore sotto il sole. Guardo i miei bambini giocare felici in acqua e mi godo estasiata uno dei rari momenti di complicità fra fratelli: stanno cantando canzoni sciocche inventate da loro, tirandosi una formina “tipo” palla. E mentre li osservo partono i pensieri: ferragosto è un po’ come il capodanno, fa da ponte fra “vecchio” e ”nuovo”, segna almeno la metà delle vacanze, traina verso il ritorno alla vita cittadina. Da un lato vorrei che questi giorni non passassero mai, ma da un altro so che tutta questa “noia”, seppure momentanea, non fa per me, per cui ben conscia che il ferragosto lascerà velocemente il passo ad altro, penso a tutto quello che farò o vorrei fare una volta tornata a casa.